31 gennaio 2011

Terre Vulnerabili, all’Hangar Bicocca il secondo step del progetto Bertola

 

di

Bruna Esposito - Trittico
Hangar Bicocca
sempre più sugli scudi, dopo essere stato citato dal New York Times tra i 5
luoghi da vedere a Milano, nell’ormai celebre articolo che ha indicato Milano
come una delle mete da non perdere per il 2011. E lo spazio meneghino si
presenta all’appuntamento con il secondo step di Terre Vulnerabili, progetto
che segna la direzione artistica di Chiara Bertola, contrassegnata dal tema
della vulnerabilità.
Quattro mostre
che coprono un periodo di sette mesi, in quattro fasi come quelle lunari, per
un totale di trenta artisti internazionali ed altrettante opere. La seconda
vede la presenza di otto importanti artisti, personalità molto diverse tra
loro, con lavori differenti per dimensioni e materiali, alcuni di forte impatto
emozionale, altri più concettuali: si tratta di Bruna Esposito, Carlos Garaicoa,
Invernomuto, Kimsooja, Margherita Morgantin, Adele Prosdocimi, Remo Salvadori,
Nico Vascellari
.

Inaugurazione: mercoledì
2 febbraio 2011 – ore 20.00
Via Chiese 2
(traversa V.le Sarca) – Milano
info@hangarbicocca.it
www.hangarbicocca.it

[exibart]

4 Commenti

  1. Ma chi ha nominato Chiara Bertola direttrice dell’Hangar. Ma che sono mostre queste? Una cultura flashartiana di qualche anno fa. Un’accozzaglia senza ricerca. Viaggiare un po’ please. Leggere, A Prior, Afterall, E flux journal, e sia Mousse che Kaleidoscope. Ovviamente non ho citato Frieze…
    ma informarsi, viaggiare. C’è un mondo che batte là fuori. E questa ancora continua a propinarci il bleff Bruna Esposito….

  2. Ma dighe a Vascellari de lasar in pace Tiberio, almanco quel, e de no sfrutar ste persone sane, no far i fighi coi video e le performance storia vecia che la va ben sol che pai radical schic.
    Bisogna andar pae ostarie, e tirar la corda fin in ultima a veder cosa che resta de sti artisti modaioli.
    Saveo quante performances, senza video e audio che ven fat,
    senza bisogno de portar Tiberio in mostra, tutta roba tirada de fisico, ma no fisico glamour, da vogue; fa conto che Tiberio sel conose dai ani ottanta e anca prima (Vascellari aveva 4 anni) e sto Vascellari lo dopera par i so mestieri.
    Ma basta co sta farsa dea riscoperta dea memoria, dea tera, dee tradizion, dei riti, me par de sentir parlar la lega.
    Ma cosa, ma per carità, a lavorar far su malta coa betoniera, lasè star Tiberio ridicoi.

    Questo commento è coperto da diritti d’autore.
    Gaetano il Padano

    Seguirà traduzione, forse.

  3. Traduzione
    Ma dite a Vascellari di lasciare in pace il signor Tiberio, almeno quello, di non sfruttare persone sane e genuine, per fare il figo con video e performance, storia vecchia, buona solo per i radical chic.
    Bisogna andare per osterie, e tirare la corda fino all’ultima ombra per vedere cosa resta di questi artisti modaioli.
    Quante performances fatte con li signor Tiberio, senza aver bisogno di riprese audio/video abbiamo fatto,
    senza aver bisogno di portare il signor Tiberio in mostra, tutte performaces da fisico, ma non il fisico glamour da Vogue.
    Il signor Tiberio lo conosco dai primi anni ottanta (Vascellari aveva circa 4 anni) e questo artista lo adopera per i sui “lavori”, sfrutta l’ingenuità di un pensionato che cerca compagnia in osteria?
    Ma basta, un po di rispetto, basta con questa farsa antropologica della riscoperta della memoria, della terra, dei riti, delle tradizioni, mi sembra di sentir parlare la lega.
    Ma cosa, ma per carità, a lavorare, fare malta con la betoniera, lasciate stare il signor Tiberio, ridicoli.
    Questo commento è coperto da diritti d’autore.
    ©Gaetano il Padano

  4. All’ Hangar Bicocca, sembra di rivivere una scena scolastica, dove c’è una maestra fa svolgere un tema ai suoi scolari, vale a dire, gli artisti.

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