02 febbraio 2011

Breaking news dal Cairo: esercito a guardia dei monumenti, molti reperti recuperati

 

di

Zahi Hawass
Ultime dall’Egitto,
nuovo fulcro delle sommosse popolari che stanno terremotando il Medioriente, con
recente allargamento all’area nordafricana. E che – come abbiamo già segnalato –
hanno coinvolto pesantemente anche il patrimonio storico artistico, specie
nella terra dei Faraoni.
Ad aggiornare
sulla situazione è il Segretario Generale del Consiglio Supremo delle Antichità
Egizie, Zahi Hawass, nel frattempo nominato Ministro per le Antichità nel nuovo
governo “travicello” con il quale il presidente Hosni Mubarak pensava di
dilazionare la sua cacciata. “La sopravvivenza del ricco patrimonio
archeologico dell’Egitto in mezzo al caos riflette l’orgoglio della storia
molto diffuso tra gli egiziani
”, ha dichiarato.
E le prime
notizie negative tendono progressivamente a ridimensionarsi: smentito per
esempio il danneggiamento di due mummie al Museo Egizio del Cairo, che anzi è
stato protetto da una catena umana formata da civili; una settantina di oggetti
sono rimasti deteriorati, fra i quali una statua di un re come pantera, ma il
museo ha comunicato che potranno essere restaurati.
Musei e
monumenti antichi, tra cui le Piramidi di Giza, la Valle dei Re, Aswan e altri importanti
siti, sono ora protetti dall’esercito egiziano. Ladri hanno violato delle tombe
nell’antico cimitero di Saqqara, ma nulla è stato rubato o danneggiato, ha
detto Hawass in un’intervista. E funzionari governativi hanno recuperato circa
300 reperti archeologici che erano stati saccheggiati da beduini armati nella
penisola del Sinai, nel sito di Qantara, nei pressi del Canale di Suez.

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[exibart]

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