04 febbraio 2011

In Italia si taglia? Il CAM di Casoria bussa a soldi chez Angela Merkel…

 

di

Angela Merkel soccorrerà al CAM di Casoria?
Il CAM riesce
ancora a far parlare di sé. A poche settimane, infatti, dall’annuncio ufficiale
di un ormai prossimo trasferimento della collezione a Salerno, nel complesso
monumentale di Santa Sofia, il Contemporary Art Museum di Casoria chiede aiuto
alla Germania.
Il direttore Antonio Manfredi, questa volta, scrive direttamente al cancelliere
Angela Merkel, chiedendole di accogliere una tale richiesta in nome della
cultura e dell’arte, rendendosi immediatamente disponibile a trasferire
l’intera collezione in un qualunque spazio tedesco per poi gestirlo insieme ai
suoi affezionati collaboratori.
Dopo 5 anni di lavoro e sperimentazione e una rete fitta e internazionale di
contatti, il museo dell’hinterland napoletano insiste con la tenacia e le
provocazioni. Ignorato dalle istituzioni locali e nazionali e snobbato dagli
addetti ai lavori, il CAM ammette di non potercela più fare da solo in una
città, ma soprattutto in un paese, che considera la gestione e la
valorizzazione dei beni culturali un aspetto di poco conto. (ivana porcini)

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napoletano. E il CAM di Casoria si trapianta a Salerno…

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5 Commenti

  1. BISOGNEREBBE CHIUDERLO QUESTO MUSEO, CULTURA? SOLO UN MAGNA MAGNA, PER UNO COME MANFREDI CHE DI ARTE NON CAPISCE UN C…. E CHE OLTRE A DEFINIRSI DIRETTORE CURATORE E’ ANCHE ARTISTA DI COSE ORRIBILI. CHE BRUTTE MOSTRE CHE FANNO, COSE INSENSATE E INSIGNIFICANTI. CHIUDETELO !!! ALTRO CHE CHIEDERE SOLDI ALLA MERKEL, NON GLI BASTANO TUTTI QUELLI CHE HANNO FATTO FUORI PER NIENTE ???
    SALUTONI A TUTTI E ANTONIO NON PRENDERTELA IN FONDO LA TERRA HA BISOGNO DI BRACCIA COME LE TUE, VA’ ZAPP…… CON AFFETTO
    PEPP

  2. Molti musei italiano d’arte comtemporanea, anderebbero chiusi , perchè rappresentano solo la casta curatoriale e la cultura del nulla.

  3. Desidererei conoscere la lunga lista dei musei pubblici (civici, provinciali, regionali e statali) di arte contemporanea in Italia, dei quali molti andrebbero chiusi perché sprecano i nostri soldi e sono emblema della cultura del nulla. Vorrei anche sapere perché e come sprecano i nostri soldi (ci sono senz’altro degli sprechi, non faccio fatica a crederlo).
    Ma non si includano naturalmente le (numerosissime?) istituzioni private del Contemporaneo, perché quelle non devono rendere conto a nessuno di come spendono le proprie risorse (per l’appunto, private) e semmai vengono controllate dal burocrate (nel caso – praticamente unico – delle fondazioni) di turno che viene inserito di legge nei consigli d’amministrazione.

  4. caro peppino, si vede che parli senza conoscere i fatti.
    manfredi non hai mai sperperato soldi.
    quello che ha fatto è frutto del suo duro lavoro e non ha mai, dico MAI, ricevuto sovvenzioni.
    parli a sproposito.
    ciao

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