07 febbraio 2011

RSQ-Rassegna Stampa Quotidiana: Michelangelo, MiBAC, Gran Torino, Madre

 

di

Libero racconta il pasticciaccio brutto del
Crocifisso di Michelangelo. Quaranta centimetri di statua in legno, comprata
dallo Stato ad oltre 3milioni di euro ma rivelatasi falsa. L’originale, pare,
si aggiri tra boss, malavitosi, e furbetti vari. 
Il discusso Crocifisso di Michelangelo
Taglio alla burocrazia del MiBAC: Il Sole 24Ore presenta il nuovo piano del
ministro Bondi per accorciare i tempi di azione con cui si attivano – per
pareri e procedimenti amministrativi – le Soprintendenze, che però lamentano un’annosa
povertà di risorse, soprattutto umane. 
Ecomostri? Simboli di un’estetica da rileggere? L’Unità presenta il lavoro che
Frédéric Chaubin, fotografo e direttore della rivista Citizen K, dedica alle
architetture sovietiche. Per chi non riesce ad andare a vederle in mostra a
Karlsruhe (fino al 27 marzo) è in uscita per Taschen CCCP – Cosmic Communist
Constructions Photographed
Ricca di preview e recensioni la pagina della cultura de La Stampa: a Modena Breaking
News
, 150 foto e 21 autori per raccontare l’Africa di oggi; al Macro rivive il Laboratorio
Schifano
mentre al Museo Alinari di Firenze le fotografie sono firmate dall’israeliano
Adi Nes, che trasporta nell’iconografia evangelica (deposizioni ed ultime cene,
tanto per capirci) il dramma del conflitto arabo-israeliano. Infine, per chi
vuole andare a svernare a Miami, ecco al Museo Frost Gran Torino: ovvero arte
povera e dintorni. 
Dal Mattino di Napoli nuova tappa per l’affare Madre: Paladino, Clemente e
Bianchi chiedono la restituzione di quattro opere donate (valore complessivo
quasi un milione e mezzo di euro). Se il Museo cambia statuto cambia anima: e
gli artisti non ci stanno, specie se avesse seguito il paventato ingresso di
capitali privati. (selezione a cura di francesco sala)

[exibart]

1 commento

  1. Pescara, 9/02/2011

    Il Crocifisso di Michelangelo

    Ieri sera il TG1 ha riproposto l’enigma attributivo di un Crocifisso di Michelangelo e il Critico intervistato ha detto che i Crocifissi sono due, uno falso ed uno vero.
    Hanno fatto vedere i due Crocifissi.
    Il primo, molto bello, ben eseguito e molto “lirico” ed Impressionista è, comunque, di un Artista che, comunque ha seguito la lezione di Brunelleschi che, all’inizio del 1400, ha realizzato un Crocifisso anch’esso Impressionista e “guizzante” energia e lirismo. Il secondo Crocifisso, visto in fotografia, è un lavoro comunque maturo, e di Michelangelo ha la tipica maniera “espressionista”, e di un Cristo che esce dall’acqua. Bagnato. C’è tutto Michelangelo, secondo me. Ma per me, è di Michelangelo anche il primo Crocifisso. Un Michelangelo giovane, ancora acerbo, senza tutto il “pathos” del secondo Cristo. Ma che lo racchiude, nello stesso tempo. Se anche non fosse di Michelangelo, è, comunque, bellissimo e,torno a dire, ben eseguito, anche per una “copia”. Siamo di fronte, comunque ad un artista autentico che,magari, come “copista” oggi non va di moda, visto che, in genere, alle mostre l’arte Contemporanea si trastulla in opere d’installazione vuote ed insensate. Infatti le opere di Bologna, molto buone questa volta, non sono installazioni e “cenciarie” varie.

    Marina Di Santo

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