20 aprile 2011

Niente art. 19 per Sgarbi che da Venezia sbarca a Spoleto

 

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E’ deciso. Mibac e Galan silurano Vittorio Sgarbi. Sarà un altro dirigente interno a prendere le redini della sopraintendenza del polo museale di Venezia. A quanto pare non si sono create le condizioni per attuare le procedure dell’articolo 19, comma 6, che avrebbero permesso il ricorso a una figura esterna. Il critico ferrarese volge le spalle alla città lagunare e dice addio alla direzione del Padiglione italiano della Biennale per dedicarsi interamente alla 54esima edizione del Festival dei due mondi che si svolgerà tra le mura storiche della città di Spoleto.

[exibart]

4 Commenti

  1. E’ scandaloso, oltre che imbarazzante. Ma mi chiedo, semplicemente, se queste considerazioni non si possano decidere e valutare a monte. E ora a Venezia?A cosa poca distanza? Aspettiamo di far accorrere infermieri di E.R.?E’ sempre meno radiosa l’immagine dello STIVALE…ci fanno tutti le scarpe.Profondamente indignato.

  2. TUTTO O NIENTE A VITTORIO SGARBI
    PER LA BIENNALIZZAZIONE DI 2000 ARTISTI

    Vittorio Sgarbi ha minacciato di abbandonare la conduzione e organizzazione del Padiglione Italia concepito per la Biennale 2011 proclamandosi meritevole di tutto: Polo Museale e Biennale. Ciò significa rimescolare le carte già distribuite per un gioco appena iniziato, suscitando il panico tra i giocatori prescelti. Destinando al naufragio chi si è imbarcato al suo seguito con l’intenzione di celebrare il 150° della Unità d’Italia, bienna-bana-lizzando 2000 artisti, compresi molti piccoli maestri museificati (e museificabili) nei lochi natii, in un mega Padiglione Italia plurinsediato con minipadiglioni regionalizzati su tutto il territorio nazionale.
    “Il mio unico referente è il Presidente del Consiglio. Spero che Berlusconi e Letta trovino una soluzione in consiglio dei ministri”, ha dichiarato Sgarbi a un giornalista de “la Repubblica”. Senza specificare se il “tutto” reclamato dovrà essergli dato con apposito decreto legge ad personam per salvare le capre e i cavoli… biennallizzandi.

  3. bene, così riveliamo una volta per tutte che Paese siamo, dove stiamo mettendo la nostra cultura e il nostro futuro. Meglio un terremoto, con Sgarbi fuor dai meloni, chè dentro, in Biennale, avrebbe fatto peggio dei Beatrice: ora arrendiamoci all’evidenza. Siamo un’Italia finita. Con politicanti impresentabili. Tutti. E i curator a giocare ad acchiappar le poltrone, e uno straccio di incarico, con bramosia… senza merito ma per investitura del potente di turno. Ci resta la nostra Storia (dell’Arte) sempre che la Carlucci non decida di epurare e revisionar dall’alto della sua incultura anche quella.

  4. Ma Sgarbi non ha un senso del dovere in tutto questo?????????????Il suo è un incarico.Le vendette sporche e le minacce personali le lavi a casa sua.Mi ripeto, LO SPETTATORE è indignato.

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