22 aprile 2011

RSQ-Rassegna Stampa Quotidiana: Galan contro tutti; Caso Tremonti; Il fronte del malcontento; Sgarbi ritratta sulle dimissioni dal Padiglione Italia

 

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E caso Tremonti fu. Il durissimo colpo sferrato da Galan sulle colonne di ieri de Il Giornale al Ministro dell’Economia ha finito per provocare un effetto boomerang pronto a rimbalzare sul Premier. Tremonti si è fatto nero e ha chiamato a sostegno Berlusconi che in un lungo  têteà-tête a Palazzo Grazioli annuncia che dalla tensione si è passati alla tregua, titola il Corriere della Sera.
Il Ministro dei Beni e delle Attività culturali c’è andato giù pesante mettendo sotto accusa Tremonti per la politica dei tagli lineari, per il forte rigorismo, per l’intero impianto di politica economica, seguendo col dire “Giulio ci fa perdere le elezioni”, annunciando ormai l’avvenuto commissariamento del governo a causa della politica tremontina, Il Riformista.

Un sasso lanciato in un mare in tempesta, certo non in uno stagno. D’altronde l’ex governatore della regione Veneto ha semplicemente sfogato un malcontento diffuso. Al suo fianco infatti sfila un pacchetto sostanzioso della nomenklatura politica del Pdl. Da Frattini alla Carfagna, dalla Gelmini a Romani, da Alfano a Fazio, dalla Prestigiacomo a Fitto, hanno formato un vero e proprio fronte di ostilità contro il ministro dell’economia suggellato dalla proverbiale cena degli otto ministri. Agli otto se ne aggiunge un altro. Si tratta del Premier, che tra gag pubbliche e private, avrebbe dimostrato negli ultimi mesi tutta la sua inquietudine nei confronti di Tremonti. Dei malumori del Premier ne scrive La Stampa.

Toto Galan. Oltre alla miccia innescata sul fronte delle politiche economiche continua il motus belli con Vittorio Sgarbi.

Vittorio ripensaci! Luca Beatrice da Il Giornale, si schiera con l’amico critico e gli chiede accoratamente di non mollare la Biennale di Venezia perchè in polemica col ministero.
L’indomabile Sgarbi risponde all’appello dalle pagine di Libero dove annuncia “No, non mi dimetto”. Ritratta sulle dimissioni alla direzione del Padiglione Italia ma minaccia di ingolfare la Biennale con i suoi 700 artisti, selezionati con l’intento di di creare una sinergia tra Padiglione Italia (che ne contiene sono 140) e Polo Museale. “Farò arrivare le opere come previsto,  vediamo dove le mettono. Le esporranno nei canali”. (selezione a cura di rebecca vespa)

1 commento

  1. Concordo-penso sia e sarà la prima e l’ultima volta- col Luca Beatrice nell’invitare caldamente il Vittorio Sgarbi nel portare
    a termine il suo attesissimo lavoro per l’imminente Biennale di Venezia.

    Anzi,lo stesso Beatrice, visto lo straordinario successo, nazionale, europeo, mondiale,
    avuto nella precedente edizione da lui diretta,
    dovrebbe essergli ancor più vicino,tipo
    “due cuori e un’anima sola”,gli sia possibile?
    In nome della grande arte che in comune abitualmente propongono non dovrebbero esserci ragionevoli dubbi.

    giuliano perezzani

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