28 aprile 2011

RSQ-Rassegna Stampa Quotidiana: Biennale: Gran Juri presieduto da Hassan Khan; Er Palazzaccio in mostra; “ma quale opera neonazista!” confessioni di un artista precario; Dafen, universo dei colori a olio…

 

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Biennale su la Repubblica di oggi. Oltre a svelare le tre opere (l’Ultima Cena, il Trafugamento del corpo di San Marco, Creazione degli Animali) del pittore cinquecentesco Tintoretto, protagonista tra i contemporanei della 54esima esposizione internazionale d’arte di Venezia, il quotidiano rende noti i nomi della giuria internazionale che presenzierà all’evento e che sarà presieduta dall’artista visivo e musicista egiziano Hassan Khan.

Il Corriere della Sera si presenta in Corte di Cassazione. Visita guidata al Palazzo di Giustizia di Roma (più noto come Er Palazzaccio) per il quotidiano di via Solferino. In occasione dei 150 anni dall’Unità d’Italia, lo storico edificio, sede della Corte di Cassazione, si mette in mostra offrendo ai visitatori un viaggio nel passato del monumentale edificio. 

Il Fatto intervista l’artista precario che si nasconde dietro alla scritta neonazista istallata al Pigneto lo scorso 25 aprile, che dichiara di volersi presentare dai Carabinieri per raccontare la sua versione dei fatti. L’artista sostiene che l’opera, condannata da sinistra e da destra, non doveva essere fraintesa: “Ma quale apologia di Olocausto. Volevo solo aprire un dibattito”.

La Stampa va in Cina, precisamente a Dafen. Le statistiche dicono che il 60% della produzione di dipinti a olio verrebbe da questo piccolo paesino della Cina meridionale. Una stima destinata ad azzerarsi. Il governo locale ha infatti annunciato di voler proibire la pratica della pittura a olio in vista delle Universiadi. (selezione a cura di rebecca vespa)

[exibart]

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