Salvare il patrimonio storico-artistico, non solo del proprio paese, ma di tutto il mondo sarebbe la prima missione di chi ama l’arte in quanto eredità della nostra storia, dell’umanità intera. A tal proposito, l’architetto Andrea Bruno ci invita a riflettere su una questione che ha fatto puntare gli occhi dell’UNESCO, e non solo, sull’Afghanistan: l’ atroce distruzione dei monumenti. Un esempio sono i giganteschi Buddha (III-V secolo d.C.) della valle di Bamiyan, considerati i due fra i più importanti beni culturali del mondo, fatti saltare dai Talebani per ostacolare tutte le culture religiose preislamiche. Con innumerevoli missioni estere alle spalle, al noto esperto italiano si deve lo splendido lavoro di restauro del Castello di Rivoli, lasciato incompiuto da Filippo Juvarra(Messina, 1678- Madrid, 1736) e che rischiava la demolizione nel periodo post-bellico. In questa conferenza pertanto ci espone i numerosi rischi cui sono soggetti i beni, non soltanto in zone colpite da eventi distruttivi come guerre o calamità. Le scelte di un governo o dell’uomo in generale, possono comprometterne la conservazione. Criteri meramente numerici o economici, l’appiattimento estetico globale potrebbero rendere sterili perfino le testimonianze più ricche della storia culturale di un paese. Gli orrori del passato e gli errori altrui insegnano che il patrimonio non è per sempre. E prima dell’irrimediabile perdita,magari scegliere di “miscere utile dulci” piuttosto che il vano divertimento.
12 maggio 2011, alle 18:00
AFGANISTAN: DISTRUZIONE E RINASCIMENTO DELLA VALLE DI BAMIYAN
conferenza di Andrea Bruno, architetto, consulente unesco per l’afghanistan
MAO Museo d’Arte Orientale
via San Domenico 11
orari: martedì-domenica ore 10-18, giovedì ore 10-23. Chiuso il lunedì
ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili
biglietti: intero € 7.50, ridotto € 6, gratuito ragazzi fino ai 18 anni
info e prenotazioni: 011.4436927 dal lunedì al venerdì, ore 9.30-16.30
Ufficio stampa Daniela Matteu Tanja Gentilini
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