15 maggio 2011

SOS: opera d’arte irrimediabilmente danneggiata dalle istituzioni messinesi…

 

di

Fragile a Palazzo di Viola Mondello. Opera danneggiata.

“A Fragile hanno spezzato la schiena.” E’ l’artista stessa, Viola Mondello (Messina, 1983) a raccontarci lo scandaloso episodio verificatosi nel comune di Messina, che ha coinvolto la sua opera, Fragile a Palazzo, portandola ad un’inesorabile distruzione. Vogliamo parlarvene non per polemizzare controvento, ma per aiutare a diffondere una denuncia che parte dal Sud Italia e speriamo si diffonderà in tutto il Paese: gli innumerevoli sforzi dei giovani artisti che promuovono progetti a favore della cultura, risultano vani se questa è lasciata nelle mani di politiche irrispettose e superficiali.

In breve, l’opera Fragile a Palazzo installata nella Piazza Unione Europea, andava rimossa per far spazio ai mezzi incaricati delle operazioni d’allestimento in vista del Giro d’Italia, compiute da operai che solitamente si occupano di rimuovere auto in sosta vietata. Senza avvertire l’artista della decisione dello spostamento né consultarla per coordinare lo smontaggio e lo spostamento dell’opera, il (quasi) ovvio risultato dell’operazione è stato il danneggiamento della struttura interna che permetteva a Fragile di mantenersi in piedi. Viola Mondello ha appreso del danno casualmente, grazie ad un amico accortosi della confusione in pubblica piazza attorno alla scultura. Ripiegata ormai su se stessa, ora si trova a Salice. Il dott. Pippo Isgrò (Assessore alle Politiche del Mare e Manutenzioni) e la dottoressa Elvira Amata (Assessore all’Ambiente, Arredo Urbano e Progetti Sociali), a cui vanno la responsabilità ufficiale e amministrativa della rimozione, non solo non hanno avvertito l’artista, ma di fronte all’evidenza del danno e alle lecite richieste di spiegazioni, hanno risposto in modo maleducato alla giovane artista, borbottando che la scultura è di proprietà del Comune. (Quindi, ci si chiede se gli è consentito anche danneggiarla barbaramente o distruggerla). ”L’opera essendo pubblica “appartiene ai cittadini messinesi”, ha affermato l’artista, “e il fatto mostra inconfutabilmente l’inciviltà sociale e il disinteresse altezzoso della politica verso i suoi cittadini, con cui noi messinesi siamo quotidianamente chiamati a confrontarci”…”che umiliano e dileggiano la creatività, la passione, il lavoro di tutti noi cittadini di Messina.” No comment, ci verrebbe da dire, ma siamo curiosi di leggere nei commenti cosa ne pensate. (a cura di gemma pranzitelli)


[exibart]

 

9 Commenti

  1. E’ un apisodio inaudito e PURTROPPO ho timore non sia unico.
    E’ molto triste questa quest’arroganza delle istituzioni

  2. Sono un’Artista e quando parlo di CULTURA penso a quelle persone non prevedibili e non ricattabili che con la propria capacità e forza organizzativa sanno confrontarsi con i temi e i problemi che oggi formano la coscienza del mondo.Sono una cittadina e penso che la cultura si attui quando la politica ricerca i propri talenti,li sostiene nella formazione,li accompagna verso la libera maturazione e propone ambiti in cui la collettività possa gradualmente apprezzarne la crescita.
    Così 12 artisti a Dic.2010,a fronte di grandi sacrifici ed energie,hanno aderito al progetto “Street Angels” che prevedeva la collocazione di altrettante opere distribuite nel centro cittadino. Progetto voluto dall’Amministrazione,presentato da un pieghevole scritto dal sindaco Buzzanca che recitava: “Oggi più che mai occorre essere Messinacentrici per essere protagonisti del territorio e coi territori..”Peccato che gli stessi amministratori non abbiano battuto ciglio di fronte alle reiterate vandalizzazioni delle opere:parole che si infrangono miseramente contro la realtà dei fatti poichè mostrano il disprezzo totale dei politici verso la cosa pubblica,autorizzandoli sostanzialmente a dire: sono beni che appartengono al comune e possiamo farne quello che vogliamo!
    Mentre l’Artista affronta i rischi e le potenzialità della sua opera diffusa sul territorio,convinto che debba essere il pubblico il vero fruitore degli eventi culturali,i nostri ignoranti amm.,cancellano definitivamente la possibilità di una integrazione territoriale fra artisti e cittadini. L’arroganza e la stupidità che contraddistinguono in equa misura uomini e donne che ci governano,rendono drammaticamente palese come la loro cultura sia solo un mercimonio verso platee passive e benevole.
    Attraverso l’opera l’Artista può contraddire un ordine costituito,invitare alla contemplazione di un luogo e indicarne il cambio di prospettiva. L’Artista riesce a cogliere lo spazio in senso strutturale ed emozionalein un modo cui prima non si era abituati,e forse riesce perfino a far affezionare il cittadino all’opera così da percepirla tutt’uno con l’ambiente circostante. Ma di tutto ciò i politici se ne fregano,e con la pochezza di professionalità che li connota, pretendono di fare e disfare tutto quello che i cittadini fanno per rendere più umana,vivibile,bella,questa città che è invece specchio della loro anima:una città spazzatura.
    FRANCESCA BORGIA, Messina
    PS: delle 12 opere, solo 4 resistono all’incuria e al vandalismo e della mia rimane ben poco..

  3. E’ una colpa punibile con una doverosa inchiesta della Procura. Mancata custodia di un’opera d’arte (o cosa) pubblica, deliberata e colpevole incapacità di provvedere alla sua conservazione da parte degli organi competenti (?), insostenibile, sprezzante e redarguibile risposta alle giuste rimostranze dell’autore (o dei cittadini privati dell’opera danneggiata).
    Per molto meno (molto meno!) un cittadino proprietario di un’opera notificata subirebbe il sequestro della stessa e l’obbligo di pagamento dei danni occorsi per la sua mancata sorveglianza, obbligo che non rappresenta un’opzione o un fatto incidentale ma un dovere esplicitamente previsto dalla Legge.
    Per il disprezzo dimostrato nei confronti di ciò che un burocrate è per proprio incarico tenuto a preservare, mi aspetterei se non le dimissioni (chi mai si dimette o viene dimesso in Italia?) almeno il declassamento con una bella “pena di contrappasso” da scontare: andare nei Musei della città a far da guardiasala ogni giorno per qualche ora e tentare di recuperare il senso del dovere mancato.

  4. Veramente vergognoso che personaggi pagati per salvaguardare l’ambiente e l’arte, denominati dottori e dottoresse, che si comportano in tale spregevole modo, conservino ancora il loro “lavoro”.

  5. La verità è che sono delle bestie, come altro può definirsi un’amministrazione, delle persone, che trattano così il lavoro di un’artista? Sono delle bestie, degli animali, anzi nemmeno, gli animali e le bestie hanno molta più sensibilità artistica degli assessori Isgrò ed Amata. Che vergogna.

  6. è veramente troppo!! Pensa che dal 1980 hanno installato una mia scultura in ferro ” P.Pio”. Quest’anno, hanno deciso di dare una pulita all’opera… bhè tanto per drgli un tocco più “artistico” si sono presi la briga di dipingerla con delle vernici a smalto: hanno ricoperto il volto con un bel color carnato, hanno abbellito di occhietti dandogli un bel riflesso celeste etc
    insomma, adesso con questa carnevalata che ci si fa? Geremia renzi

  7. cosa fare?? Denuncia e / o Rivoluzione. Semplice, efficace. Altrimenti sarete e saremo sempre proni davanti alla protervia del potere, vittime e complici allo stesso tempo di barbarie e ignoranza.
    Datevi una mossa, guajliò!

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