-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Su la Repubblica il caso Ai Weiwei in laguna. Il presidente della Biennale, Paolo Baratta, si mobilita e scrive all’ambasciatore cinese per avere notizie sull’artista da sei mesi in carcere. Con lui la comunità lagunare che gira per le calle veneziane con in spalla borse rosse recanti la scritta “Free Aiweiwei”. E ancora il magmatico padiglione di Sgarbi: viaggio in un intruglio d’arte tra “famosi, ignoti, e infiltrati.” E… ecco i vip della Biennale mondana: Abramovich, Chirac, Naomi e…
Prima sede Monte di Pietà, poi spazio occupato dagli archivi della Biennale, ora domicilio dei grandi maestri del contemporaneo della Fondazione Prada, che prende la residenza in laguna con una formula contrattuale di anni 6+6. Dopo il progetto di recupero funzionale e di restauro, frutto della collaborazione tra la Fondazione, il Comune di Venezia, la sovraintendeza e i musei civici, lo splendido palazzo settecentesco di Ca’ Corner apre i suoi spazi ai Nauman, Bourgeois, Fontana e Hirst della folta collezione della griffe. E’ già pronta la mostra che partirà da sabato in concomitanza con l’apertura al pubblico della Biennale. Ci va Il Corriere della Sera.
Il Giornale sul dubbio amletico che investe la laguna. Chi è davvero contemporaneo? Gli artisti di oggi o sir Tintoretto? Cattelan grida al Moloch, certo è probabile che i tre quadri in mostra del maestro rinascimentale (Il trafugamento del corpo di San Marco e la Creazione degli animali, L’ultima cena), superino il “richiamo al contesto locale” e illuminino sì qualcosa: forse, la sterilità comunicativa delle opere contemporanee in mostra?
(selezione a cura di rebecca vespa)
[exibart]