Trame di vecchi e nuovi mondi si intrecciano negli arazzi del Penelope’s Labour…

Vi ricordate di questo straordinario personaggio dell’Odissea? Penelope era la moglie di Ulisse che pur di non cedere ai Proci, tesseva di giorno ma di notte disfaceva la tela nella speranza di riabbracciare prima o poi il marito disperso. Questa che vi segnaliamo, però, è un’altra bella storia e non si basa su leggende o mitologie, ma su fatti di cronaca o accaduti realmente. La mostra Penelope’s Labour: Weaving Words and Images, infatti, nasce proprio dall’interesse dell’arte contemporanea per le storie della realtà in cui viviamo e dalla grande passione per l’arazzo di Vittorio Cini, padre del fondatore della Fondazione Giorgio Cini. La location è invidiabile: l’Isola di San Giorgio Maggiore, a Venezia. Chi sono i protagonisti?Azra Aksamija, Lara Baladi, Alighiero Boetti, Manuel Franquelo, Carlos Garaicoa, Craigie Horsfield, Grayson Perry e Marc Quinn. Grandi firme, quindi, del panorama contemporaneo che, intrecciando storie diverse, dipaneranno tra arazzi gli antichi (come quelli del tardo Quattrocento che raffigurano l’ingresso in Palestina dell’esercito di Vespasiano e Tito o l’assedio e la distruzione di Gerusalemme, appartenenti alle collezioni della Fondazione Giorgio Cini), le loro ultime intessute creazioni che spaziano dalla pulizia etnica della Bosnia Erzegovina di Azra Aksamija, all’ allegoria della vita contemporanea del Walthamstow Tapestry di Grayson Perry e ai fiori del mondo naturale manipolato di Marc Quinn..un singolare intreccio di storie ed immagini fatte ad arte! (a cura di gemma pranzitelli)