13 giugno 2012

ArcelorMittal Orbit: il retroscena amaro della nuova, spettacolare, torre di Londra

 

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Enormi tubi rossi in acciaio che s’intrecciano impennandosi verso l’alto per poi riscendere in sinuose curve irregolari. I numeri in effetti sono da capogiro: con i suoi 115 metri d’altezza la nuova ArcelorMittal Orbit sarà più imponente della Statua della Libertà e il doppio della colonna dedicata a Nelson. Non è dunque un caso che il sindaco della capitale londinese Boris Johnson abbia proposto il nomignolo di “Colosso di Stratford”, dal quartiere dove si terranno le Olimpiadi 2012. «Il nostro intento – ha ricordato Johnson – è quello di dotare la città di una grande attrazione che sarà riconosciuta in tutto il mondo anche dopo la fine dei giochi». A realizzare questo progetto grandioso è stato chiamato il celebre artista Anish Kapoor. «Sono davvero onorato di essere stato chiamato a partecipare a quest’opera – ha dichiarato Kapoor. Quello che mi ha particolarmente attratto di questo progetto  è stata la possibilità di coinvolgere il pubblico da vicino in un modo molto personale». Fin qui insomma niente da controbattere. Ma forse non è noto a tutti che il Colosso di Stratford è stato finanziato dall’ArcelorMittal, l’azienda leader mondiale nel settore dell’acciaio guidata da Lakshmi Mittal, l’uomo più ricco del Regno Unito.
Cosa c’è di tanto strano? L’ArcelorMittal nel 2004 ha acquisito miniere di ferro in Bosnia, tra cui una situata presso l’ex campo di concentramento dove nel 1992 furono arrestati e torturati più di 5mila bosniaci nel corso del massacro di Prijedor. A molti dei residenti serbo bosniaci la conversione dell’ex campo di concentramento in un complesso minerario redditizio è sembrata un’idea utile a cancellare un capitolo doloroso nella memoria culturale della Bosnia, soprattutto di fronte alla promessa da parte dell’ArcelorMittal di lasciare intatti sul sito i pochi edifici superstiti e di finanziare in quel luogo la costruzione di un memoriale. Morale della favola:  Mittal non ha mantenuto la sua parola e ha deciso anzi di finanziare la costruzione della torre a Londra cancellando così la speranza di centinaia dei sopravvissuti al massacro. E ora che l’ArcelorMittal Orbit è pronta per manifestare tutta la sua spettacolarità, sta a voi trarre le conclusioni: una nuova splendente icona londinese o puro trionfo dell’avidità del capitale? (Francesca Iani)

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