08 dicembre 2012

“Mediterranea” chiama, giovani artisti rispondete! Open call per duecentocinquanta progetti specifici, per l’edizione della Biennale ad Ancona

 

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Nata nel 1985, quest’anno la Biennale “Mediterranea”, giunta alla 16esima edizione, sarà ospite della città di Ancona, che promuove l’evento insieme alla rete internazionale Bjcem, dal prossimo 6 giugno. 
Oltre 250 artisti sbarcheranno nella città della Mole Vanvitelliana e proprio per questo la manifestazione rinnova la sua open call per tutti gli under 35 che intendono partecipare e che non hanno mai preso parte alle edizioni precedenti.
Una chiamata non solo per artisti visivi ma anche per registi, scrittori, musicisti, designer e ricercatori culturali che abbiano tra le mani un progetto specifico in relazione al tema di questa edizione. E qui viene il bello perché si tratta di un approccio complesso alle tensioni dell’arte contemporanea, dove il titolo è tutto un programma: “Errors allowed” -Gli errori sono permessi-. Il tema si concentra sui regimi di conoscenza, sulle strategie autonome di educazione nel mondo dell’arte e sul contributo di queste in una riflessione sulla società in generale. Sul fatto che, insomma, non esista una vera e propria strada per “imparare l’arte” e per metterla a frutto, ma una serie di gradini tutti più o meno validi. Una negazione delle “Accademie” nell’antico senso di luoghi di formazione per un’occupazione definita e definitiva. Il bando di “Mediterranea” cerca artisti che mettano in scena l’idea di una società vista come luogo in cui le idee utopiche possano ancora trovare spazio, per incoraggiare libertà di pensiero e, non in ultimo, uno sguardo che spazi e non si fermi all’orizzonte, ma che si estenda almeno ai confini del Mediterraneo e agli enormi cambiamenti economici, politici e sociali che alcuni Paesi, compresi quelli della nostra Europa, stanno vivendo.
Una kermesse dunque che rispetti e racconti il proprio tempo, la situazione economica e le pratiche collettive, l’idea di opere che possano variare l’andamento dello spazio pubblico con il coinvolgimento delle comunità. Contro il precostituito, il dogma, la dottrina forzata. E che proprio per questo la Biennale, come un libro bianco, si farà lasciar scrivere e anche sbagliare.
Gli artisti saranno selezionati da un team curatoriale composto da Charlotte Bank, Alessandro Castiglioni, Nadira Laggoune, Delphine Leccas, Slobodne Veze / Associazioni sciolti, Marco Trulli e Claudio Zecchi. Se vi va di raccogliere la sfida avete tempo fino al prossimo 27 gennaio, su www.bjcem.org

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