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«Con la direzione di Hou Hanru si compie definitivamente il disegno strategico che portò alla creazione del Centro per le arti contemporanee progettato da Zaha Hadid. L’Italia e Roma hanno nel Maxxi la loro piattaforma di ricerca nell’arte, nell’architettura, nella fotografia, nel design e, complessivamente, in tutti i linguaggi del XXI secolo. Un luogo aperto e creativo, un incubatore di energie nuove. Il Direttore artistico saprà dare nuovo slancio alla programmazione, collaborando con Margherita Guccione e Anna Mattirolo, attuali direttrici di Maxxi Architettura e Maxxi Arte. Sono certa che Hanru sia la persona giusta per raccogliere i tanti stimoli che emergono dalla creatività italiana, in connessione con i fermenti che animano la scena internazionale».
Con queste parole la Presidente del MAXXI Giovanna Melandri ha annunciato l’ingresso del critico e curatore cinese al vertice della direzione del museo. Hanru entrerà in carica da settembre e avrà la responsabilità di progettare l’offerta culturale dell’istituzione.
«Sono onorato di assumere la direzione artistica del Maxxi, un’istituzione aperta alla contemporaneità ed al futuro. Sono pieno di speranza e di energie per dare il mio contributo alla crescita di questo meraviglioso museo, nonostante sia un periodo difficile in Italia e in molte altre parti del mondo, che affrontano la sfida di un ripensamento globale dell’economia, della cultura, della politica e dei valori umani. Ma le difficoltà implicano sempre opportunità per l’elaborazione di nuovi paradigmi. Il compito non è per niente facile. La sfida è grande. In ogni caso, insieme al fantastico team del museo e con il supporto delle comunità dell’arte, dell’architettura e della creatività, sono fiducioso nella capacità del museo di accogliere questa sfida e di vincerla» ha commentato il neo direttore, nato nel 1963 in Cina, e attualmente di casa tra Parigi e San Francisco.
Curatore alla Biennale di Venezia del Padiglione Francese nel 1999 e di quello cinese nel 2007, stesso anno in cui ha curato la Biennale di Istanbul, all’attivo ha anche la Biennale di Shangai nel 2000, quella di Tirana nel 2005 e quella di Lione nel 2009. Un compito impegnativo, del quale si delineeranno chiaramente le intenzioni quando Hanru annuncerà la sua prossima programmazione, e la futura proiezione del museo.