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L’Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi è una delle istituzioni più rinomate al mondo per l’insegnamento delle discipline del bello, e sicuramente la più importante scuola di belle arti più rinomate in Francia.
Al vertice, dal 2011, Nicholas Burriaud, ex direttore del Palais de Tokyo e critico d’arte che di certo non ha bisogno di tante presentazioni.
Ma che succede ora? Succede che il ministero della cultura e della comunicazione francese, con a capo Fleur Pellerin, ha rimosso Burriad dalla sua carica.
Nonostante il riconoscimento dei successi del professionista, l’istituto di istruzione ha bisogno di “un nuovo slancio”, secondo la stessa dichiarazione di Pellerin. Il prossimo direttore dovrà collaborare con altre scuole d’arte, in particolare nei dintorni di Parigi, per garantire una maggiore mix sociale di studenti in modo che “l’educazione eccezionale dell’Ecole non sia riservata a pochi eletti”, spiega una nota del Ministero.
Secondo la rivista Le Canard Enchainé, pare che Pellerin abbia schierato per il posto Eric de Chassey, direttore dell’Accademia di Francia a Roma. Burriad, dal canto suo, pare si sia detto sorpreso, ma della “ristrutturazione” dell’istituto fa parte anche l’apertura di una sede “satellitare” a Rabat in Marocco. Basta con l’elitarismo? In tutti questi cambiamenti, dal Louvre di Abu Dhabi al Pompidou a Malaga, si tratta in fondo di una bella e buona “colonizzazione” francese della cultura.