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Appena inaugurata la mostra dedicata all’arte del Ventennio, “Post Zang Zang Tumb Tuuum. Art Life Politics: Italia 1918-1943”, a cura di Germano Celant, la Fondazione Prada annuncia un’altra apertura.
Sei piani di spazi espositivi, ognuno caratterizzato da specifiche condizioni ambientali, per una superficie totale di più di 2mila metri quadrati, e altri tre piani, che accoglieranno un ristorante e altri servizi dedicati ai fruitori, oltre a una terrazza panoramica di 160 metri quadrati, dotata di un rooftop bar. Avveniristica, modulare, geometrica, la Torre firmata da Rem Koolhaas per Fondazione Prada aprirà ufficialmente al pubblico il 20 aprile, in piena settimana del design. Torre è una delle tre nuove costruzioni che contraddistinguono il complesso architettonico, risultato della trasformazione di una distilleria risalente agli anni Dieci del Novecento. L’edificio segna il completamento della sede di Milano, inaugurata nel maggio 2015 e progettata da Koolhaas con Chris van Duijn e Federico Pompignoli dello studio OMA. Gli spazi espositivi sono stati concepiti per accogliere opere e grandi installazioni della Collezione Prada, che include perlopiù lavori del XX e XXI Secolo di artisti italiani e internazionali.
Ma la prospettiva è rivolta anche al futuro, agli artisti e ai progetti che verranno, come lascia intuire la scansione ritmica dei piani, in un avvicendamento di piante trapezoidali e rettangolari, con le facciate esterne caratterizzate da una successione di superfici di vetro e di cemento che garantiscono non solo una esposizione alla luce sempre differente ma anche inediti punti di vista sulla città e sul paesaggio. «Introducendo numerose variabili spaziali, la complessità del progetto architettonico contribuisce allo sviluppo di una programmazione culturale aperta e in costante evoluzione», ha spiegato Koolhaas.