14 ottobre 2009

in fumo_novità Topolinia 20802

 
Avete mai visto Topolino salire in metropolitana? Ovviamente no. La sua prima volta risale alla settimana scorsa. La Disney continua a sorprendere e propone una nuova serie. In cui il nostro topo fa il giornalista in città...

di

Partiamo dal nome: Topolinia 20802. Chiariamo fin da subito che la
pronuncia è, almeno nelle intenzioni comuni, “Topolinia ventiottocentodue”.
La cifra va letta proprio come un codice di avviamento postale. Perché è
proprio di un Cap che si parla. Il 20802 è il codice che identifica la
metropoli di Topolinia, quella che mai prima d’ora abbiamo visto sulle pagine
del settimanale Disney.
Oggi questa metropoli rappresenta l’ambiente in cui si
sviluppa la nuova serie che ha per protagonista il primo character della grande company. Cioè
Topolino. Stanco della routine vissuta in periferia, il topo più famoso al
mondo decide di spostarsi verso il centro città. Risponde a un annuncio del
quotidiano “Topolinia Daily” e si trasferisce nella metropoli, dove farà lo
stagista nel principale quotidiano locale.
“Ma non farà il pendolare”, spiega Marco Ghiglione, docente all’Accademia Disney e
disegnatore di questa nuova serie che ha debuttato sulle pagine del settimanale
mercoledì scorso. Non
come me, che ogni giorno mi trasferisco da Torino a Milano per lavoro. Topolino
abiterà là, al 20802. È anche per questo che mi sono ben calato nel personaggio
, scherza Ghiglione.
Un gioco che va al di là delle apparenze. Perché il lavoro
per la costruzione del personaggio è stato molto impegnativo. “Con lo
sceneggiatore Fausto Vitaliano
”, spiega Marco, “desideravamo avvicinare Topolino alla
nostra realtà. Ho lavorato molto sul personaggio per cercare di rendere al
meglio le espressioni dell’emozione quotidiana. Ispirandomi (e nel rispetto)
delle storie di Floyd Gottfredson e del Topolino delle serie animate, è emerso
un personaggio che subisce la vita quotidiana, che diverte e che è meno
risolutivo rispetto al passato. Non è un Topolino ‘sfortunato’, bensì un
Topolino più ‘umano’. Ha momenti di sconforto, come tutti. Ma alla fine c’è
sempre una ripresa”.

Marco Ghiglione - Topolinia 20802 - bozzetto
In questa nuova serie – per il momento composta da quattro
episodi settimanali cui hanno lavorato, oltre che Fausto Vitaliano e Marco Ghiglione, anche Giorgio
Salati
,
Alberto Savini
,
Lorenzo Pastrovicchio
,
Giuseppe Dalla Santa

e Federica Salfo
– Topolino sale per la prima volta in metropolitana. E sempre per la prima
volta veste abiti nuovi: un completo anni ‘30 molto elegante. Il contesto, però,
è attualissimo. “L’abbigliamento è decisamente diverso dal solito”, racconta Marco. “È più
consono al suo ruolo. Tant’è
”, svela l’autore, “che nello studio iniziale c’era una
scena, poi tagliata, in cui Topolino si rivolge a un sarto per acquistare un
gessato. È convinto che, come giornalista, intervisterà personaggi di rilievo.
Invece andrà a fare lo stagista
.
E infatti il suo primo incarico lo porterà a intervistare
un gatto speciale, il cui talento è saper contare. Insomma, stavolta abbiamo di
fronte un Topolino diverso. Meno antipatico, più calato nella realtà e di
conseguenza più vicino al lettore. Vicino perché, come dicevamo, è più umano. E
non infallibile. “Ma anche stavolta non perde la sua determinazione. Del
resto ho tenuto conto della sua personalità e del suo carattere originale
”, precisa Marco.
Marco Ghiglione - Topolinia 20802 - schizzo preparatorio della città
L’ambientazione, invece, pur ricordando la Metropolis di Fritz Lang, è una New York ispirata ai suoi
anni ’50. Ora le tavole originali a china, i bozzetti e gli studi preparatori sono
esposti a Palazzo Guinigi a Lucca, in una mostra in divenire (le nuove tavole
saranno rese pubbliche contemporaneamente alle uscite di “Topolino” in edicola),
organizzata dal Museo del fumetto in collaborazione col critico Luca Boschi.

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dal 10 ottobre al 31 dicembre 2009
Marco Ghiglione – Topolinia 20802
Palazzo Guinigi
Via Guinigi, 21 – 55100 Lucca
Orario: da venerdì a domenica ore 10-19
Ingresso: intero € 4; ridotto € 3
Info: tel./fax +39 058356326; info@museoitalianodelfumetto.it;
www.museoitalianodelfumetto.it

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