18 luglio 2007

Siamo tutti sorcini. A Torino serata per il libro di Luca Beatrice su Renato Zero

 

di

53095Una serata interamente dedicata a Renato Zero. Per presentare, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo… Zero, il libro che Luca Beatrice ha voluto dedicare ad una delle icone dell’attuale generazione degli “anta”, al presonaggio le cui “canzoni camminano in bilico tra la teatralità del kitsch e il meccanismo dell’empatia, quello per cui possiamo commuoverci senza vergognarci, un territorio franco in cui non si rischia di risultare banali o retorici”, come scrive il critico. Il tentativo – riuscito – di ripercorrere la sua storia da quel primo singolo nel lontano 1967, quarant’anni di carriera a cui si intrecciano la storia della canzone e della cultura italiana, in un’analisi che coinvolge l’arte, il teatro e la televisione. Un viaggio attraverso le sue canzoni e l’evoluzione del personaggio. Dalla trasgressione, che trucco e costumi restituiscono solo in parte, fino alle mani e al volto con cui oggi predilige esprimere le sue emozioni: l’uomo dietro la «maschera», che piange, ride, si commuove, tra speranze e utopie, sogni e delusioni, gioie e amarezze. In occasione della presentazione, anteprima del nuovo lavoro di ConiglioViola – autori della cover del volume, edito da Baldini&Castoldi Editore -, con un finale a sorpresa…


Presentazione: giovedì 19 luglio 2007 – ore 19.00
Via Modane 16 – Torino
Info: 0113797600 – info@fondsrr.org
Web: www.fondsrr.org


[exibart]

5 Commenti

  1. “…non si rischia di risultare banali o retorici” ??? Niente di + banale e retorico di testi e musiche di tal Fiacchini, profeta e buffone di quell’Italia che ci imbarazza sempre, alla stregua di Celentano e Albano. Complimenti ai signori critici e curatori che diffondono “l’innovazione dal basso”.

  2. Renato Zero è un grande artista, invece. Non occorre essere “sorcini” per sincerarsene, basterebbe ascoltare i suoi testi senza prevenzione e soprattutto senza lasciarsi influenzare dalle immagini distorte (e sminuenti) che vengono fornite di lui.
    Il testo di Beatrice, per me non sorcina, ma innamorata sincera da 31 anni, non dice nulla di particolarmente nuovo. Vi sono anche vari errori, di attribuzione di canzoni, di nomi di tour, di interpretazione (si dice che “Per non essere così” designa il disagio dell’artista, su “L’altra sponda” si accenna a diversità generiche), per affermare il proprio punto di vista si estrapolano brani di interviste (vedi “Rolling Stone”), si afferma che Zero avrebbe sostenuto di essersi finto gay per evitare il militare e avrebbe addirittura rincarato la dose a “Striscia la notizia”. Tutto quanto, lo comprendo, piace a chi ora vuol fornire un’immagine di Zero ormai “rispettabile” e conservatrice, riscuoterà anche successo, ma io continuo a considerarlo un parere come altri, non certo il più “accreditato”.

  3. ma non solo, se per questo autore lo Zero più bravo è quello del Dono e di Morra-Fabrizio, è logico che poi lo considerano un personaggio banale e profetico e risaputo. io l’ho pagato 18 euro, e se avessi aspettato, adesso è già con lo sconto… poi certo magari adesso lo raddoppiano. Bhà…

  4. Renato Zero è un grande della musica ITALIANA..tutti gli altri sono tutti dopo di lui.
    Unico.Istrione,,se nn conoscete i Testi e le canzone Di Renato zero e sopratutto nn siete mai andate a un suo concerto…La solita minestrfa ribbollita la dicete voi…Ormai è un classico detto da i veri incompetenti della musica italia e sopratutto di Grandi Artisti Dove Renato al TOP!!!! mettetevelo nella ZUCCA!

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