02 febbraio 2008

Vaticano alla Biennale di Venezia? Ne parla monsignor Ravasi sul Riformista

 

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Monsignor Gianfranco RavasiIn Italia, poi, ci sono tanti progetti da mettere in campo. Uno di questi potrebbe essere – anche se mi rendo conto che non è facile – la creazione alla Biennale di Venezia di un padiglione della Santa Sede. Proprio così. È un progetto che mi affascina e che avrebbe un grande valore per tutto il mondo dell’arte”. Pare che alla Biennale continuino a pensare più gli stati stranieri che non lo stato italiano, che la organizza. Come si evince anche dalle parole di monsignor Gianfranco Ravasi, “ministro della cultura” della Santa Sede, che ha lanciato la proposta in un’intervista rilasciata al quotidiano Il Riformista. E subito riprese da Franco Miracco, consigliere nel Cda della Biennale, che in una dichiarazione allo stesso quotidiano si dice sorpreso dall’interesse vaticano per l’arte contemporanea, garantendo in proposito la buona volontà e la disponibilità al dialogo dell’istituzione. Non negando tuttavia – spiega l’articolo – le perplessità per alcune recenti prese di posizione di cattolici, fra cui il ministro Buttiglione nel 2005, nei confronti dell’arte contemporanea in generale e della Biennale in particolare. “Ecco – conclude Miracco -, la presenza vaticana alla Biennale di Venezia non deve finire come il Papa alla Sapienza di Roma. Ci vuole un vero dialogo”… Un problema potrebbe essere rappresentato dalla location per il nuovo eventuale padiglione, visto che ai Giardini di Castello non ci sono spazi per nuovi allestimenti; tuttavia, la Fondazione veneziana – una volta superati ostacoli pratici e logistici – non dovrebbe farsi sfuggire questa occasione dai molteplici significati culturali e comunicativi… 

[exibart]

6 Commenti

  1. Sono tanto curioso di capire se all’interno dello Stato Vaticano, vale a dire tra i cittadini, coloro che ne fanno parte integrante, esistono degli artisti a tutto tondo, come si suol dire. Perchè un conto sono gli intellettuali, artisti che si dichiarano cattolici e vicini alla chiesa ( cittadini di altri paesi) e un conto sono gli artisti, intellettuali che sono cittadini dello stato vaticano. Allora ammettiamo che venga accolta questa proposta, percarità anche legittima, ma chi sono questi artisti? Se esistono ( sicuramente qualche prete pittore), li tirino fuori, sarebbe interessante………….decontestualizzate le opere di artisti vaticani in ambito Biennale, da un certo punto di vista, risulterebbe molto interessante……………………… molto contemporaneooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

  2. “Vaticano alla Biennale di Venezia?” SI. L’i-dea di Monsignor Ravasi è felicissima,esprimo
    ammirazione con i miei complimenti più sinceri – ora appena ho letto la notizia qui su Exibart.com – e aggiungo, a caldo, qualche considerazione positiva e mi riservo di fare un intervento più articolato, appena avrò potuto leggere l’intervista rilasciata sul Riformista.
    Il grande intuito di Monsignor Ravasi (data la Sua vasta cultura,la magnifica sensibili-tà e la passione per l’arte), lascerà il segno. Credo che, sin d’ora va data e impor-tanza notevole e collaborazione a tutti i livelli all’opera di Momsignor Gianfranco Ravasi, Ministro della Cultura del Vaticano in carica.
    Approfitto di questa occasione per ringraziar-lo immensamente per l’esposizione organizzata (a Milano) con “La cena di Emmaus” del grande Tiziano – quella ‘ultima cena’ dopo la resurrezione di Cristo in compagnia di due discepoli in una bettola sula strada di Emmaus… – (ottenenuta dal Louvre…). Per
    varie componenti, mi trovo favorevolmente disponibile come docente di “Teoria e metodo dei mass-media” dell’AA.BB.AA-Miur/Afam – e
    come artista – per ogni il miglior sviluppo della “comunicazione dell’arte” in tutte le fascie sociali e di massa. Complimenti ancora per la bella idea Monsignor Ravasi! Vittorio Del Piano, Taranto Via Lago di Como, N.3-A. 74100-TARANTO,(delpiano.artepura@libero.it).

  3. non ci avevo pensato!! Benissimo la santa sede che vuol partecipare alla Biennale… ma deve attenersi alle regole! Solo cittadini dello Stato Vaticano e non cattolici di qualsiasi nazionalità! Da un lato, finalmente, il vaticano si presentarebbe come uno STATO (uguale agli altri), dall’altro, però, dovrebbe evitare di “pontificare”… proponendo la “giusta e vera” arte contemporanea (secondo loro). Però spero la cosa vada in porto, senza genuflessioni delle autorità o degli intellettuali cattolici di turno. Sono proprio curioso… viva l’arte contemporanea, viva il papa (contemporaneizzato)!

  4. trovo sia un confronto interessante,visto che la chiesa è sempre stata un comittente per gli artisti.
    da vedere poi quali saranno i limiti…

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