11 marzo 2008

L’architettura? Non è “il costruire”. Ecco la Biennale di Venezia targata Betsky

 

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Aaron BetskyIn primis le date, che saranno fra domenica 14 settembre a domenica 23 novembre 2008, ai Giardini e all’Arsenale, con la vernice nei giorni 11, 12 e 13 settembre. Parliamo dell’undicesima edizione della Mostra Internazionale di Architettura, diretta da Aaron Betsky con il titolo Out There. Architecture Beyond Building ed ora presentata ufficialmente. Negli spazi dell’Arsenale l’esposizione presenterà installazioni che si domanderanno come è possibile essere a casa nel mondo, offrendo un’alternativa alla pianificazione urbana convenzionale con un’architettura “virale”. Tra i partecipanti Diller Scofidio+Renfro, UN Studio, Jurgen Mayer H., Massimiliano Fuksas, Nigel Coates, Erik Adigard, Work Architecture, Droog Design, Philippe Rahm and Kathryn Gustafson. Il Padiglione Italia sarà invece un monitoraggio sull’architettura sperimentale, e metterà in mostra il lavoro di nomi da tutto il mondo, più numerosi esempi di come la rete Internet può accrescere e migliorare questa collezione di immagini e forme. Questa ricognizione sarà agganciata a una esibizione monografica di firme che hanno fatto della sperimentazione il proprio metodo, da Frank Gehry a Herzog & de Meuron, Morphosis, Zaha Hadid, Coop Himmelb(l)au. Presenti come di consueto le Partecipazioni nazionali, con proprie mostre negli storici Padiglioni ai Giardini, oltre che nel centro storico di Venezia, oltre a un ricco programma di eventi collaterali, proposti da enti e istituzioni internazionali, che allestiranno le loro mostre e le loro iniziative a Venezia in concomitanza della Biennale. Betsky sarà coadiuvato da un gruppo internazionale di curatori, come Francesco Delogu, Emiliano Gandolfi, Casey Jones, Reed Kroloff, Marcin Szczelina and Saskia van Stein. Riguardo al Padiglione Italiano, per la prima volta il curatore sarà selezionato tra una rosa di cinque candidati che un Comitato di valutazione – istituito ad hoc lo scorso autunno dal Ministro Francesco Rutelli – ha individuato sulla base della loro ricerca teorica sviluppata contestualmente a un’attività professionale consolidata, e composto da Carla Di Francesco, Carlo Olmo e Paolo Baratta. I cinque architetti invitati a presentare le loro proposte sono Carmen Andriani (Roma), Francesco Garofalo (Roma), Maria Giuseppina Grasso Cannizzo (Vittoria, RG), Marco Navarra (Caltagirone, CT) e Cino Zucchi (Milano). I candidati dovranno elaborare un progetto curatoriale e un’idea di allestimento sul tema del recupero del patrimonio esistente, con particolare attenzione alle grandi aree urbane. Entro la fine di marzo, il Comitato renderà noto il progetto curatoriale scelto per rappresentare l’Italia. “La mostra – ha dichiarato fra l’altro il direttore – vuole esporre un dato di fatto ovvio: l’architettura non è ‘il costruire’. Gli edifici sono oggetti, e l’atto del costruire produce gli oggetti-edifici, ma l’architettura è qualcosa d’altro. È il modo di pensare e di parlare sugli edifici; è il modo di rappresentarli, di realizzarli”.






Info: 0415218846 – infoarchitettura@labiennale.org
Web: www.labiennale.org

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