04 luglio 2008

Niente più domande. È morta a Riccione Maria Grazia Torri

 

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Per tutti noi era amichevolmente MGT, e quando capitava di incontrarla negli appuntamenti “comandati” – fiere d’arte, biennali, grandi mostre -, ci terremotava con la sua infinita vitalità, fatta di idee, proposte, pareri, opinioni che erano sempre originali e dirompenti. Maria Grazia Torri, critico d’arte, curatrice, giornalista e scrittrice, è morta ieri all’ospedale di Riccione, dopo aver lottato per anni con una malattia che ha voluto dire l’ultima parola. Ma che non era riuscita a tarparle le ali: fino all’ultimo infatti è rimasta attiva occupandosi delle cose in cui credeva. Che per tanti anni è stata l’arte, che ha insegnato in scuole e università, e di cui ha scritto sulle più importanti riviste, curando anche importanti mostre in gallerie e spazi pubblici. Anche Exibart ha avuto la fortuna di ospitarla, con la rubrica Permette due domande?, nella quale interpellava su questioni artistiche politici, attori, cantanti, tutti i protagonisti dello star system mediatico. Ma negli ultimi anni aveva sorpreso tutti, accantonando i suoi interessi artistici per dedicarsi esclusivamente al delitto di Cogne. Si era infatti convinta dell’innocenza di Annamaria Franzoni, e che il piccolo Samuele fosse morto per cause naturali. E con piglio da investigatrice ha indagato, studiato, approfondito, giungendo a pubblicare il libro Cogne, un enigma svelato (Giraldi). Proprio pochi giorni fa il quotidiano Il Giornale le aveva dedicato un’intera pagina, con una lunga intervista di Stefano Lorenzetto centrata sulle sue ricerche e sulle difficoltà incontrate nel sostenere una tesi tanto scomoda.

[exibart]

20 Commenti

  1. Dopo averla incontrata a Rimini alla presentazione del suo libro non avevo più saputo nulla di lei. Ora questa brutta notizia.

  2. E’ mancata una cara amica.
    Forse quelli che erano i suoi nuovi progetti non vedranno mai la luce, come la mostra RITRATTA e un’antologia completa dei suoi scritti…

  3. E’ mancata una cara amica che sicuramente non vorrebbe vedere le sue iniziative andate in fumo. Per mantenere viva una persona,bisogna che le anime restani in vita, portino a termine i progetti che MGT non ha potuto terminare. Non sono i morti a morire ma sono i vivi che con le loro azioni fanno morire le vite. Lasciando da parte il lavoro iniziato di una persona per la quale ha dato parte delle sue energie. E sicuramente dare vita a ciò che lei teneva molto è come se fosse ancora qui tra noi a vedere. OVVERO che niente era solo un attimo passeggero. Il progetto RITRATTA doppiamente deve essere concepito in onore di una donna così grande che ha fatto tanto per molti.

  4. per MGT

    I singhiozzi lunghi
    dei violini d’autunno

    mi feriscono il cuore
    con languore
    monotono.

    Ansimante
    e smorto, quando

    l’ora rintocca,
    io mi ricordo

    dei giorni antichi
    e piango;

    e me ne vado
    nel vento ostile

    che mi trascina
    di qua e di là

    come la foglia
    morta.

    Paul Verlaine

  5. Se n’è andata, forse senza sentire l’eco delle imprecazioni del tristo Veronesi. Povera Maria Grazia, nell’ultimo giro dedita ad una causa impossibile…

  6. Se ne è andata troppo presto, anche lei, in un anno pieno di lutti e dipartite più o meno inaspettate, improvvise.

    L’apprezzavo ed è nata una simpatia tra noi, quando ci siamo conosciute, seppur velocemente, ma abbastanza per poter dire che un’altra donna in gamba ha lasciato tanto fatto e certamente tanto altro da fare. Non dimentichiamocene (e un pensiero corre a Paola Magni)…

    Barbara Martusciello

  7. (citazione Vera Agosti): “E’ mancata una cara amica.
    Forse quelli che erano i suoi nuovi progetti non vedranno mai la luce, come la mostra RITRATTA e un’antologia completa dei suoi scritti…”

    Mi dispiace deludera Vera Agosti e strapparla dal suo pessimismo. Tanti artisti hanno già dato opere e messo a disposizione istallazioni per dar corpo al gandioso progetto di RITRATTA. Per quanto concerne un’antologia dei suoi scritti,insieme a Luca Vannulli, Francesca ed altri amici ci stavamo proprio pensando. Ciascuno di noi possiede qualcosa da lei scritto e da lei inviatoci. Certamente noi che abbiamo conosciuto i suoi momenti più intimi e le profondità del suo cuore, siamo maggiormente interessati a dare luce ai suoi progetti e ai suoi bellissimi scritti.

    Mia cara Princesse, piccola farfalla di trasparente e sfacciata bellezza, sarai sempre sul nostro capo a diffondere la tua libera iridescenza. Non preoccuparti, continueremo noi per te, nonostante il pessimismo di alcuni.

    Te svolazza libera, finalmente, dal tuo corpo infame e ora che sei nell’eternità del tempo medita sulla nostra pesantezza umana.
    Perdona quel mostruoso Veronesi perchè forse qualcosa nella sua testa non va; e non va nemmeno nel suo cuore. Forse sarà impazzito di dolore (sono ottimista di base) per scrivere quelle infamie contro una persona che sta per morire. Tu lo avrai già perdonato. Ma
    Ciascuno è ciò che scrive. Il suo caos calmo, ossia il silenzio emozionale di fronte alla morte, mi fa orrore; e mi dipiace per te ma il suo libro non lo leggerò mai.

    Un abbraccio e mille bacetti come te li mandavo sempre. Tua Agne una volta anche intervistata per Exibar da te.

    Agnese Pozzi

  8. Buongiorno Agnese,

    grazie per avere dato attenzione al mio breve commento, forse proprio la sintesi del pensiero può averla portata a fraintendere..Avendo conosciuto Maria Grazia, so bene che molti artisti hanno già creato le opere per Ritratta; purtroppo però la mostra non è ancora stata realizzata, mi pare, e se si farà, non sarà per me una delusione, ma un bellissimo evento per ricordare chi ora non c’è più, descritta dalla sensibilità di grandissimi autori contemporanei.

    So anche che ci si stava attivando per organizzare l’archivio e la raccolta dei testi, io stessa ero stata coinvolta, poi la malattia ci aveva fermato. Spero di cuore che grazie all’amico Luca Vannulli e a tutti gli altri si possa ottenere il risultato desiderato.

  9. Ha ragione Agnese,
    questo strano commento di Vera Agosti è proprio fuori luogo. I lavori di “Ritratta” proseguono, ognuno fa la sua parte, pertanto un certo linguaggio “criptico” è meglio tenerselo per se, sopratutto in certe circostanze e basta!
    Saluti
    Mara

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