27 settembre 2008

Risolto! Al Modigliani Institut di Roma la soluzione del giallo del “Bianco di Titanio”…

 

di

61965Una nuova ricerca chiude anni di polemiche sull’autenticità di alcune opere di Modigliani, Picasso e di altri pittori di inizio novecento. Una ricerca pluriennale effettuata negli Archivi storici concernenti i depositi legali dei brevetti, che ha condotto il notaio tedesco Bernhelm Bonk a portare alla luce alcuni importanti documenti che testimoniano la corretta datazione del brevetto del Bianco di Titanio. Chiudendo anni di polemiche intorno all’autenticità di alcune opere di Modigliani, ma anche di Picasso e di altri importanti pittori dell’inizio del Novecento. Dai nuovi studi e analisi tecniche, condotte anche dai membri del Comitato Scientifico del Modigliani Institut, si è giunti a una datazione certa per il deposito legale del brevetto del Bianco di Titanio, negli Sati Uniti e in Germania, nel 1913. Fino ad oggi non c’era piena chiarezza sulla data di invenzione e brevetto e, per quanto alcuni studiosi sostenessero che Picasso lo avesse già utilizzato nelle sue opere sin dal 1906, alcuni critici e galleristi francesi ritenevano contrariamente che il brevetto fosse stato depositato solo nel 1919. Questa tesi, portò, di fatto, a giudicare falsa l’attribuzione a Modigliani e ad altri artisti di alcune opere comprese fra il 1913 e il 1918. I risultati vengono ora presentati a Roma nell’ambito della prima riunione del Comitato Scientifico del Modigliani Institut Paris-Rome, nella sede dell’istituto a Palazzo Taverna.






Presentazione: sabato 27 settembre 2008 – ore 15.30
Via di Monte Giordano, 36 – Roma
Info: 0698262200
Web:
www.modigliani-amedeo.com

[exibart]

1 commento

  1. Ma per favore … Peggio ancora: tra un brevetto e la diffusione commerciale ne passa di acqua sotto i ponti … E’ come la favola per la quale la masonite o faesite sarebbe stata utilizzata in Italia già nel 1920. La realtà è che bisogna diffidare sempre dalle opere senza una storia certa e documentata; chissà perché non spuntano mai clamorosi inediti di Eugenio Caprini o di Nino Talozzi, ma solo di Modigliani, di Giorgione, di Raffaello (il salto storico è dovuto solo alla memoria dei casi più recenti) …

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