04 ottobre 2008

Va a Ra di Martino la prima edizione del Talent Prize

 

di

Ra di MartinoAncora la comunicazione tarda a fornire i dettagli, ma le solite voci ci dicono che la lotta sia stata serrata, fino all’ultimo voto. La lotta era quella per aggiudicarsi la prima edizione del Talent Prize, premio istituito dalla Fondazione Roma Giovani Artisti e aperto a giovani fino all’età massima di 35 anni, che alla fine ha visto l’affermazione di Ra di Martino, con l’opera fotografica dal titolo Untitled (Marilyn). La giuria, composta da Enrico Crispolti, Anna Mattirolo, Ludovico Pratesi, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Guido Talarico, Nicoletta Zanella, ha quindi scelto la di Martino in una rosa di finalisti che vedeva in lizza anche Silvia Camporesi, Francesco Carone, Samantha Casolari, Stefano Cento, Isola e Norzi, Domenico Mangano, Matteo Montani, Martina Della Valle, Nordine Sajot. La vincitrice si aggiudica un premio in denaro di diecimila euro, un “primo piano” sulla rivista Inside Art, rivista specializzata in arte contemporanea, avrà uno spazio preminente nella collettiva nella quale verranno esposte – al Museo del Corso di Roma, dal 7 all’11 ottobre – le opere dei finalisti, una sezione del catalogo del “Premio Fondazione Roma-Giovani Artisti 2008” nella quale saranno presenti anche le opere dei finalisti. Attribuite anche sei menzioni a Sara Basta, Margherita Caterina, Andrea Botto, Giovanni Kronenberg, Silvia Noferi, Ljudmilla Socci.

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www.eugenius.it/talentprize08

[exibart]

27 Commenti

  1. ma basta con sta casta!

    tutti gli artisti piu tristi arrivano e vincono e vanno all’estero se poi il tutto si collega con il crollo della liberta di stampa in italia capisci certe dinamiche!

    artisti innocui a go go e l’italia e’ tutta qui!

  2. Il premio si chiama Talent e si premia una che il successo l’ha già raggiunto perdendosi l’occasione di premiare talenti veri come Francesco Carone? Complimenti.

  3. Cioe’ lei che va a fotografare la tomba di Marylin??? Ma ci rendiamo conto? Certo se fai una giuria di mummie, vince una mummia.

  4. Carone e IsolaNorzi dieci volte superiori alla Di Martino. Cheppalle sta gente che va di moda a dispetto della forza e della qualità del lavoro che esprime. Paesedimmerda.

  5. ma come si fa a credere ancora nel sistema dell’arte in italia?
    dove vanno quelli bravi, dove si incontrano, dove espongono quelli che dipingono, come sopravvivono quelli che hanno davvero passione e che credono prima in cio’ che fanno e poi al denaro?…ma dove sono gli esseri umani?..che sistema disgustoso la “setta dell’arte” italiana…gli stessi nomi li trovi dappertutto, gente senza anima, grigi, falsi e tristi …ricchi!!..ma chi bisogna conoscere per sfondare?

  6. Questa è la malattia dell’italia. Una tragedia collettiva: questo fa male alla stessa ra di martino. Perchè ra di martino non è, e non sarà mai nessuno e invece viene illusa. La solita pappetta romana.

  7. Peccato. Ennesimo premio alla ra di martino…
    per lavori un po’ deboli (vd anche pagine bianche lazio di due anni fa! un lavoro riciclato, vecchio, che era anche fuori dai parametri per concorrere!).
    Peccato puntare così tanto su ra quando, come ha scritto qualcuno in questi commenti, “ci prova, ci prova, ma non ce la fa”.
    Se “quelli che contano” puntano su di lei per avere una “giovane promessa dell’arte italiana” mi chiedo… perchè volersi suicidare per forza?

  8. Il premio, più che a lei, andrebbe alla sua gallerista, che è una donna dalle capacità straordinarie, senza la quale, la suddetta Ra, non esisterebbe neanche.

  9. Paola Capata straordinaria??? Un’arpia stratego catto capitalista alla matriciana.
    Non scherziamo, solo una a cui il vento sta girando bene ora, domani??? chissà?

  10. Kapata gallerista pateticamente alla moda, persona indecente tuttavia. Gente che può esistere solo in Italia, all’estero persone così false e arpie sarebbero scacciate dal sistema con una schicchera come mosche merdaiole.

  11. Ma siamo impazziti? Ma perchè la redazione di Exibart permette la diffamazione di una professionista? Cercate di darvi una regolata perchè i commenti che ho appena letto su Paola Capata, che, ci tengo a sottolineare, nemmeno conosco, sono intollerabili!

  12. in un sistema di informazione progredito ognuno deve poter dire la libera opinione anche diffamatoria.
    se poi noi in italia vogliamo fare comunicazione” arte” e poi vogliamo censurare ogni singola voce perche fastidiosa.

    gridiamo anche un bel w alla dittatura e w al controllo della parola e dell’informazione.

    l’artista a mio parere e’ fiacca la gallerista pulviscolo del sistema se vai appena a berlino non sanno nenache chi e’.

    dicesi fenomeno locale e di chi entra in contatto cn dei sistemi che informano di quel fenomeno.il mondo dell’arte ha mille circuiti.

    e’ solo polvere ogni singolo artista a meno che non parlino di lui in ogni parte del globo.

    lo stesso vale per le riviste…. le gallerie….i curatori…etc. etc

    e comunque tutti sanno che i prmei in italia sono delle sole non capisco come mai ancora tutti cercano il sogno.e’ come dire tutti odiano l’isola dei famosi e i reality poi si attaccano a guardarli e a seguirli sapendo che sono fenomeni di basso livello.

    fate i premi artisti da strapazzo l’arte si fa militando e facendo scelte fuori dai sistemi contro i sistemi e non per sguazzare nella banalita’ e diventare numerini da selezione.

    andate a fare allora i concorsi alle poste!

  13. Gentile Ghiri,
    in questo paese la DIFFAMAZIONE è un reato penale perseguibile per legge, si può dissentire senza essere offensivi. Personalmente esistono un sacco di artisti e di colleghi dei quali non apprezzo l’operato, ma mai mi sognerei di passare all’insulto, anche perchè la violenza è il rifugio dei deboli.

  14. don abbondio se perseguono per legge un uomo per diffamazione solo perchè offende con un proprio parere o supposizione e poi fanno senatori a vita gentaglia che ha favorito la mafia e che e’ stata condannata dal tribunale italiano.

    bene…
    offendiamo tutti cosi ci arrestano e un giorno saremo anche noi ” onorevoli” .

    buona giornata!buona riflessione

  15. e dopo questa padellata di qualunquismo da bar sport sono sempre più convinto a che parlare con i cretini si fa la figura dei cretini

  16. si capisce tutto, l’Italia è divisa ancora nei comuni:

    a Italian Wave di Torino vincono i torinesi,

    al Talent Prize di Roma, vincono i romani

    ad Arte Laguna di Treviso vincono e trevisani….

    vogliamo continuare??

    ma chi volete prendere in giro??

  17. don abbondio che strano tipo sei… prima parli di diffamazione e poi diffami dando del cretino.vedi…caro abbondio che la violenza e’ il rifugio dei deboli.

    signor coerenza la saluto.
    ha fatto la sua magra triste figura!

    il bar sport la riverisce!

  18. Ma avete visto il sito di ra di marino? vi pare plausibile che con meno di dieci lavori (discutibili, noiosi e esterofili)abbia raggiunto risultati così importanti? il primo video lo ha riciclato per diversi anni, vincendo (in maniera irregolare perché già edito e di dimensioni fuori bando) anche il premio pagine bianche! non esiste nessuna poetica, ma soltanto molta confusione. guardate il suo cv: solo mostre importanti che partono dall’Italia! All’estero non è nessuno! A Londra nessuna personale! Idem a NY! Ma cosa ci sta a fare a NY secondo voi? serve solo per fare cv e abbindolare i poveri collezionisti e giurati! e poi, l’uso trito e ritrito dell’icona marilyn, con una fotografia brutta e pretenziosa che è il trionfo del nulla. Esiste chiaramente una casta, poche persone che gestiscono il mercato e decidono chi premiare, portare avanti, e proteggere. E’ vergognoso. E bisogna pure dire che è brava: peché il sistema compra la Di Martino, è cool. Eppure, se notate, nessuno vi sa spiegare perché piace. Perché, questo è il paradosso, forse non piace e non convince neanche chi la sponsorizza. E’ un giochino, quello di rileggere il cinema, che viene portato avanti in modo più serio e lirico da ben altri artisti già dagli anni novanta. Non guardate l’artista, ma la galleria che la rappresenta; poi guardate anche l’elenco degli altri artisti: vedrete che vincono tutti gli stessi premi, le stesse residenze. Diciamo che improvvisamente vengono fuori quando possiedono il “bollino” monitor video and contemporary art. E tutti, collezionisti e curatori, accolgono senza remore e giudizi critici ogni artista presentato dalla galleria. Perché è come le banane chiquita. Purtroppo per cose del genere non si scende in piazza. ma è una ulteriore testimonianza dell’ingoranza e della pochezza che si cela dietro l’arte contemporanea.

  19. Parole sante, cara Teresa, ma questo stato di cose è dovuto anche al poco coraggio e alla scarsa disponibilità al sostenersi reciprocamente dimostrato nell’ultimo ventennio, da quando è iniziato il massacro del sistema arte in Italia, da quanti, non pochi, hanno professionalità ed idee diverse

  20. Ma possibile che nessuno (tra i critici) abbia ogni tanto il coraggio di stroncare e non soltanto di accogliere? se l’opera della DI Martino fosse stata presentata da un altro artista sarebbe stata derisa e considerata ingenua e immatura. E’ una foto brutta, e anche arrogante, perché sembra dire: “Mi permetto di spedirvi qualsiasi cosa, anche questa immagine brutta e senza senso. Tanto mi chiamo Ra Di Martino, lavoro per Monitor, e vinco qualsiasi concorso, residenza, premio, a dispetto di tutto e di tutti. Come con il concorso pagine bianche d’autore: non avevo nessuna idea da 4 anni a questa parte, così ho riciclato un lavoro vecchio (che non rispettava le proporzioni richieste e non era inedito come da bando)ma tanto sono così potente, che bravura e talento diventano secondari, e me ne infischio pure dei regolamenti! E mi viene da ridere quando mi prendete sul serio!”
    Esistono anche artisti non costruiti dalla galleria di appartenenza! girate per gli studi! E, ogni tanto, distogliete gli occhi dai cv e dalle referenze di galleria!!!!!!

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