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L’iniziativa ha l’intento di mostrare ad un pubblico amplio ed eterogeneo che è possibile lavorare in contesti difficili utilizzando la cultura e l’arte come mezzo di recupero e riqualifica territoriale, interagendo con le emergenze del sociale. Quello che da da tre anni si propone di fare Largo Baracche, spazio espositivo e laboratorio artistico attivo a Napoli nei Quartieri Spagnoli, che ora viene quasi “ufficializzata” con la mostra allestita nella Sala Gemito, centralissimo spazio nella Galleria Principe, di fronte al Museo Nazionale.
Chiamata all’arte – questo il titolo – presenta opere di artisti affermati che hanno aderito all’iniziativa, da
Krzysztof Bednarki a
Enzo Cucchi, Baldo Diodato, Roberto Paci Dalò, Nino Longobardi, Jannis Kounellis, Francesca Magnani, Annalisa Pintucci, Pino Pipoli, Virginia Ryan, Ernesto Tatafiore, insieme a giovani napoletani come
Davide Arpaia, Celesta Bufano,Corrado LaMattina, Kaf, Elpidio Ziello.
