25 gennaio 2009

“L’arte contemporanea? Solo pubblicità”. E Damien Hirst censurò il regista…

 

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61761(2)Quel regista? E’ rinomato per essere un nemico dell’arte post-moderna“. Con queste motivazioni, Damien Hirst ha negato al regista Ben Lewis il permesso di filmare le sue opere in mostra al British Museum, nella mostra Statue Philia. Lewis avrebbe voluto realizzare il documentario Brave New Art World, per il canale televisivo BBC, un’inchiesta sui prezzi raggiunti dall’arte contemporanea negli ultimi cinque anni. “Una reazione propria di un regime comunista – ha replicato il regista -, il British Museum è un’istituzione pubblica e dovrebbe essere un mio diritto filmare l’arte che vi è esposta. Sono convinto che il boom dei prezzi dell’arte contemporanea sia frutto di annunci creati artificialmente su vendite milionarie, e su attente campagne pubblicitarie, basate anche sulla collocazione di tali opere vicino ad alcuni capolavori del passato, come nel caso del British“.

[exibart]

4 Commenti

  1. Non c’è dubbio che ad avere ragione sia il regista.Secondo il mio liquidoparere Hirt è ridotto ormai come un povero saltimbanco impazzito, una pedina nelle mani di alcuni “finanzieri” ,pedina che,adesso che la bolla speculativa è scoppiata,può essere anche pericolosa,soprattutto per il sistema dell’arte,quello vero.

  2. Svolta, decisamente insolita, nel vasto mondo dei reality: basta con maggiorate, grida, lacrime, risse, cantanti, ballerini, vip e pseudo-vip. La novità arriva dalla Gran Bretagna, il paese che più di tutti ha confezionato (e poi esportato) quegli show, bollati poi da intellettuali e maître-a-penser come popular-trash. Il rinomato collezionista d’arte inglese Saatchi va alla ricerca del futuro Damien Hirst. Insomma, arte e cultura in prima serata, sebbene in formato “X-Factor”.

    IL GURU – Charles Saatchi non è una gallerista qualsiasi. E’ uno dei mostri sacri dell’arte contemporanea. Il quotatissimo Damien Hirst (quello che ha ricoperto un teschio umano “For the love of god” con ben 8.601 diamanti, poi acquistato per 73 milioni e mezzo di euro), è una sua scoperta. Ora, Saatchi tornerà alla ricerca della star del futuro. Lo farà in uno show tv trasmesso dalla Bbc. L’ex guru pubblicitario, assieme ad un gruppo di esperti, sceglierà da una lista di proposte i potenziali concorrenti. I sei finalisti, tutti giovani artisti, frequenteranno quindi un’apposita scuola d’arte televisiva, che li aiuterà a sviluppare il loro talento. Installazione, pittura, media digitali, scultura, performance, stampa: saranno rappresentate tutte le pratiche artistiche, ha sottolineato un responsabile della rete. Il premio finale: la possibilità di esporre l’opera nella prossima mostra di Charles Saatchi all’Ermitage di San Pietroburgo, in Russia.

    ISCRIZIONI APERTE A TUTTI – Le iscrizioni sono aperte a tutti, ha spiegato Saatchi, «anche perché nessuno sa dove si nasconde la prossima star dell’arte». Sono sorte però già le prime critiche al programma che promuove un’arte definita da molti critici “controversa”, “incomprensibile” e “scioccante”. Basti pensare che nel settembre scorso il “Golden Calf” di Damien Hirst, il cadavere di un toro posto in una vasca di formaldeide, è stato battuto all’asta a 10,3 milioni di sterline. Lo show “Saatchi’s Best of British”, che vuole essere “il primo vero prodotto culturale di massa”, partirà a settembre.

  3. quando lo dicono le persone normali con un seplice pensiero di oggettiva verità sembra che siano impazziti all’improvviso, poi lo dice una qualsiasi persona di una certa notorietà e sembra che abbia scoperto l’acqua calda, SVEGLIAAAAA l’arte contemporanea a certi livelli di prezzi oggi è solo scellerata e piena di speculazione FATTA DA PERSONAGGI CHE ATTRAVERSO L’ARTE VUOL SOLO FAR PARLARE DI SE STESSI

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