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È stato uno dei personaggi chiave per mezzo secolo di storia dell’arte torinese, e quindi italiana. Con una ricca attività critica e curatoriale, e con il suo insegnamento nella cattedra di storia dell’arte all’Accademia Albertina. Mirella Bandini, una delle massime studiose dei tanti fermenti che hanno reso Torino un laboratorio creativo inimitabile, dal gruppo dei Sei di Torino fino alla stagione dell’Arte Povera, è scomparsa nei giorni scorsi nella città che non aveva mai abbandonato veramente. E alla quale restano comunque legate molte delle occasioni che l’hanno vista protagonista, mostre o cataloghi sui Sei di Torino alla Mole Antonelliana del 1993, su Paulucci a Palazzo Bricherasio nel 1996, all’attività con il laboratorio di Alba del «Bauhaus Immaginista» di Gallizio e di Jorn, oggetto della mostra alla GAMC del 1974. Ricchissima anche la sua produzione editoriale, con importanti studi pubblicati sulle avanguardie, dal Surrealismo al Lettrismo, passando per il Situazionismo.
[exibart]
[exibart]
Una studiosa rigorosa, come ormai da queste parti ce ne son poche.
Un ricordo emozionato della mia professoressa di Storia dell’arte al Liceo Artistico Cottini di Torino nei primi anni Settanta… La Bandini ci aprì al contemporaneo quando ancora portavamo i calzoni corti e i pochi libri che si avevano li tenevamo sotto il braccio allacciati con un cinturino elastico… Erano gli anni in cui si andavano a visitare le mostre storiche della GAM o le personali degli artisti d’avanguardia da Stein, Sperone e Paludetto…
Enrico Perotto
quante belle pagine lette, quanta attenzione rivolta a fenomeni di straordinario interesse, quanto ancora poteva spiegare…
grazie!
Un ricordo commosso ed affettuoso per un’amica
e una grande, importante e vivace studiosa italiana ed europea.
Roberto Daolio
ma letto nulla di mirella bandini su questo portale. ora però osanniamola?!! funziona così vero?
mirella era una cara amica per me.
Caro Giandomenico,
è sufficiente che tu inserisca “mirella bandini” nel search del sito e ti vedrai smentito all’istante. Detto questo, complimenti per il buon gusto e il tempismo nella polemica.