23 novembre 2009

Medioevo cinese. Artista italiano censurato a Shanghai per un simbolo taoista…

 

di

Elio Varuna – Albedo, opera presentata a Shanghai
Il lupo – o meglio, qui, il dragone – perde il pelo, ma non il vizio. È servito a poco il bagno mediatico del recente vertice con Barack Obama, durante il quale comunque pare che il premier cinese Hu Jintao si sia ben guardato dal mettere all’ordine del giorno il rispetto dei diritti civili, assecondato – per dirla tutta – dal furbo ospite.
In Cina la censura continua insomma ad essere pratica abituale, anche nelle arti. Ultimo a farne le spese l’artista neo-pop Elio Varuna, invitato a partecipare alla Animamix Biennial in programma dal prossimo 12 dicembre presso il Museum of Contemporary Art di Shanghai. Una delle sue opere proposte per la Biennale non è infatti stata ammessa in quanto conteneva un simbolo legato al Taoismo.
Il titolo della rassegna, aperta fino a febbraio 2010, è The New Esthetic of 21st Century: certo, se la nuova estetica da quelle parti si forma su queste basi, andiamo male…

link correlati
www.mocashanghai.org
www.eliovaruna.com

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6 Commenti

  1. la censura del quadro è del tutto giustificata non tanto per la stupida provocazione dell’artista quanto dal fatto che Elio Varuna è un raccomandato che si fa bello e si mette in mezzo a mostre curate da lui stesso che lavora al comune di roma ed ha accesso a tutti i musei che vuole. Un burocrate che si sa muovere bene e niente più.Il più squallido esempio di burocrate.
    Nel mondo dell’arte questa è la gente che va avanti finalmete una piccola soddisfazione la sua esclusione anche se noi italiani siamo tanto stupidi da fargli pubblicità anche in un ocasione del genere.
    Marco De Bellis

  2. ma quale provocazione? l’hai visto bene il dipinto? …mamma mia quanta invidia! il tuo mi sembra lo sproloquio di chi non sa cosa dice! per troppa invidia forse?

  3. Marco, per chiarezza d’informazione e per tua notizia Elio Varuna non è stato escluso dalla Biennale di Shanghai; un solo suo dipinto non è stato ammesso: altri sui dipinti sono a quest’ora già esposti al Museo d’Arte Contemporanea di Shanghai. Purtroppo non puoi toglierti neanche questa piccola soddisfazione. Ritenta (con meno fiele), sarai più fortunato!

  4. caro Marco, Elio Varuna non ci risulta “che lavora al comune di roma”, né al comune di Berlino, o di Shanghai o di Bologna o di Barcellona, eccetera, ma lì vi espone i suoi dipinti con sempre maggiore successo. Che tu lo voglia o no!

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