12 gennaio 2010

La carriera di un gallerista. Jeffrey Deitch direttore del MOCA di Los Angeles

 

di

Jeffrey Deitch
Un nome che per tanti è diventato mitico, simbolo di un approccio “alternativo”, non supinamente assoggettato alle logiche del mercato, capace ancora di fare ricerca in un ambiente che preferisce muoversi sul certo. Fra i primi a dare un senso compiuto alla definizione – compresa nella propria ragione sociale – di “project”.
Parliamo di Jeffrey Deitch, gallerista e promotore newyorkese, che dopo settimane di “si dice”, con voto unanime è stato nominato direttore del Museum of Contemporary Art (MOCA) di Los Angeles. Uno dei rarissimi casi negli Usa di galleristi assurti a livello dirigenziale istituzionale.
Dall’apertura della galleria nel 1996, Deitch ha seguito molto attentamente centinaia di artisti contemporanei, fra i quali anche Vanessa Beecroft. Ora l’attenzione si sposta sul destino di Deitch Projects, che ha ben tre spazi a New York City, e su come il titolare gestirà i conflitti di interessi con il ruolo di direttore del museo.
Per molti anni Jeffrey Deitch ha guidato una delle gallerie più emozionanti e più avventurose di New York – ha dichiarato Glenn Lowry, direttore del Museum of Modern Art di NY -, e ora indubbiamente porterà la stessa energia nel suo lavoro al MOCA”.

[exibart]

2 Commenti

  1. Prima che gallerista e promotore Deitch è stato l’ideatore e curatore di Post Human, una mostra che ha cambiato la storia dell’arte contemporanea… nessuno sembra ricordarlo… Diventare gallerista è stata una reazione al ruolo ormai disperso del critico. Per diventare Direttore del moma bastava anche solo aver ideato quella particolare mostra.
    Dopo la faccenda Rivoli si parla di lui solo come gallerista e promoter, ma è diverso, non illudetevi.

  2. il moca il museo piu indebitato d’america.
    prende un mercante a direttore..
    business is business….
    effetto crisi anche questo…

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