08 febbraio 2010

3D-tredomande: Flavio Misciattelli sui progetti della Fondazione Cerere di Roma

 

di

Flavio Misciattelli
È lo spazio post-industriale per eccellenza, negli anni diventato uno degli snodi della creatività romana e non solo. È l’ex Pastificio Cerere, sede dell’omonima attivissima fondazione. Il presidente Flavio Misciattelli ci parla dei progetti futuri…

– Avete annunciato un nuovo progetto che vi vede al fianco di Macro e Associazione Civita…
Sì, al Macro c’è stato (oggi, ndr) l’annuncio dei vincitori delle residenze 6artista. Il progetto prevede che tra giugno e luglio faremo al Macro la mostra di fine residenze. Inoltre in estate sempre al Macro organizzeremo un ciclo di conferenze con gli artisti storici del Pastificio, ognuno con un giovane curatore…

– Nuovi spazi espositivi, un nuovo ristorante… Dove vuole arrivare la fondazione Cerere?
Sono tutti step che avevamo pianificato fin dalla partenza. I nuovi spazi ospiteranno mostre, ma anche conferenze e shooting fotografici, un luogo molto poliedrico. Il ristorante risponde ad un’esigenza di aggregazione, un motivo in più per venire e fermarsi al pastificio. Ma un nuovo importante passo – ancora segreto – è previsto per il 2012…

– Roma si vuole proporre come laboratorio per il fenomeno fondazioni artistiche?
C’è un panorama molto vario e dinamico, ma quello che manca è il dialogo. Ci sono ora dei contatti per costituirci in qualche modo in rete, per dialogare in maniera univoca con gli interlocutori istituzionali. Magari creando un organo di rappresentanza, che potrebbe anche entrare nell’AMACI…

[exibart]

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