15 aprile 2010

E nei giorni del design, Francesco De Molfetta gioca a decontestualizzare il quotidiano…

 

di

73590
Una statuina votiva della Madonna, rivisitata con un manto griffato Louis Vuitton. Mentre a Milano impazza la settimana del design, che presenta continui stravolgimenti semantici dell’”oggetto”, c’è chi della decontestualizzazione continua a fare un’opera, iscrivendosi in una lunga tradizione transitata per Dadaismo e Pop Art.
L’ultimo in ordine di tempo è il giovane scultore milanese Francesco De Molfetta, del quale una selezione di opere recenti viene ora proposta a Vicenza dalla galleria Atlantica. Opere nelle quali – recita la presentazione – “interviene sugli oggetti di uso quotidiano, privandoli della loro funzione originaria, isolandoli dal naturale contesto e sottoponendoli a un mutamento visivo e spiazzante”.






Inaugurazione: venerdì 16 aprile 2010 – ore 18.00
Dal 16 aprile al 22 maggio 2010
Via Piave 35 – Altavilla (Vc)
Info: 0444341663
Web:
www.atlanticagalleria.it

[exibart]

7 Commenti

  1. E i tacchi a spillo? e le unghie rosse o blu o verdi?
    Completate l’opera modaioli… e poi fatela sfilare.
    Che mondo utilitaristico, non piacevolmente frivolo.

  2. Gentile Domingo,

    De Molfetta è un grande!!! E anche Dushamp,
    sono d’accordo, tutto è arte e tutti sono artisti, non era così? Essendo un amico suo non mi era del tutto piaciuta la presentazione della mostra. Sembrava una condanna. Da Francesco aspetto una svolta, forse un giorno
    “contestualizzerà” senza ma e senza “de”. Chi sa?

    Alzek Misheff

  3. “E nei giorni del design, Francesco De Molfetta
    gioca a decontestualizzare il quotidiano…”!!!
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    Gent.mo Alzek Misheff, so che sei sulla mia
    ‘stessa sintonia’del pensiero dell’Arte-Pura, e del ‘design puro’e mi permetto di rivolgermi a te ed alla tua grande sensibilità – pura – (di grande inteligenza), così come avrebbe fatto il Nostro Esperto d’Arte Internazionale, il caro, cosmico e ‘solitario’ PIERRE RESTANY: “Caro Alzek alza il tuo sguardo e rivolgilo più in alto e vai oltre l’Orizzonte attuale”. Gli artisti puri’ come il grandissimo alchimista Marcel Duchamp – dico io – non mischiarli con certuni “giocatori” del “quotidiano” da decontestualizzare (sic), COSTORO non hanno idee pure e originali e né sono designer e né sono artisti – è come dire non sono né carne e né pesce -), essendo solo “bravioni” a tentar di “copiare” le idee di altri grandi artisti storicizzaati e veramente geniali: e per puro esempio cito la prima cosa che mi viene prontamente in mente (Guardando quella madonnina che fa il vezzo – all’opera alla quale il “bravione” si rifà’? Io credo -) alla famosa “Poltrona Proust” del geniale architetto, designer Alessandro Mendini. Il quale oggi (in piena crisianche del design), ha messo in piedi al “Marca di Catanzaro” una retrospettiva d’avanguardia-pura e di notevole importanza, ben curata da Alberto Fiz.
    Il bel volume/catalogo (edito dall’Electa’), con oltre “70 opere” e pezzi celebri e lavori sperimentali, sono testimonianze (di un artista puro dell’arte attuale…), e opere mai viste in Italia. Una grande “bella” lezione chiarissima, in quell’ultima sezione della mostra al Marca intitolata “Nuove Utopie: lavori degli anni Duemila”, per gli uomini d’oggi e di domani.
    Buon’Arte e buon lavoro anche a te, caro Alzek Misheff. Un forte abbraccio da Vittorio Del Piano di Taranto e da Pierre dalla “Costa Azzurra”.
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    E-mails: -delpiano.artepura@libero.it
    -AtelierMediterraneArtePura: -arte.scienza2007@libero.it

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