06 settembre 2010

Installazione monumentale sull’A22, per Stefano Cagol un benvenuto da 120mila euro

 

di

Il progetto dell’installazione di Cagol
Tre colline, come quelle che hanno dato origine al nome e che, in una cornice di alte montagne, identificano tutt’ora la città. Centocinquanta metri quadri di superficie totale, per tre strutture poliedriche piramidali complesse, realizzate con 16 tonnellate di acciaio.
Questa sarà Tridentum, installazione monumentale permanente con la quale Stefano Cagol si è aggiudicato il concorso da 120mila euro per la caratterizzazione artistica della nuova “porta” A22 di Trento. L’opera sarà infatti collocata sulla rotatoria presso lo svincolo autostradale di Trento Sud, ossia la rotatoria antistante al nuovo casello autostradale che fungerà da principale porta di accesso alla città di Trento.
Il modello dell’opera, che verrà realizzata nel 2011, sarà ora esposto dal 10 al 19 settembre alla Galleria Civica di Trento. Una nuova importante affermazione per Cagol, che proprio in questi giorni sta concludendo il suo artist in residence all’ISCP di New York, frutto dell’affermazione al Premio Terna 02.

[exibart]

75 Commenti

  1. Cagol è un artista che si da tantissimo da fare. Però non riesco a capire quale sia la sua urgenza di fondo. Ricordo un lavoro su una sorta di febbre che girava l’europa, sculture di plastiche colate, e ora questa declinazione sotto forma di arte pubblica. Declinazione quanto meno prevedibile nel riproporre le tre colline di trento. Dire un’arte del buon senso, la cosa più “giusta” da fare. Ma se penso al linguaggio di Cagol, ho il vuoto in testa; tutto potrebbe andare bene a patto che sia pertinente al tema proposto?

    Non si tratta di riconoscibilità. Ma di capire che ogni intervento sia la declinazione di un’urgenza e di un atteggiamento di fondo. Esempi in cui vedo questo: alys, cattelan, sehgal, sierra, creed,tuymans.. i primi nomi che mi vengono in mente. Poi si può anche opinare su questi artisti, ma la loro urgenza è evidente. Se no si tratta di un artigianato delle idee, di una burocrazia creativa che con il con buon senso ti fa proporre la cosa giusta.

  2. roba da non crederci… L.Red conosce pur Luc e Francis…eppure.. per lui dovrebbero essere orridi arcaisti legati oggettuali e vergognosi istuzional-museali…

  3. @Fabio: mi rendo conto di essere un disco rotto. Ma non è un buon motivo per non rivelare alcune dinamiche. Forse è un certo linguaggio che è un disco rotto, forse sarebbe utile non far finta di niente.

  4. @ billybud: scusami ma ho capito solo ora il tuo commento:
    Non si tratta di condannare l’oggetto o l’istituzione. Il problema nasce quando l’oggetto prevale sull’atteggiamento che lo ha generato. E questo, incrociando la storia, il presente e la biografia dell’autore è abbastanza facile da verificare. Poi tutto può andare bene, ma alcune dinamiche vanno rilevate.

    Per l’istituzione inserisco questo disco: le più grandi mostre internazionali e ISTITUZIONALI fanno a gara per scovare location in disuso e fuori dai percorsi istituzionalmuseali…poi quando invece si mettono realmente in discussione alcuni codici, ci si ferma subito alla critica istituzionale, senza approfondire un bel nulla sul dove questi codici destabilizzati vogliono portare. Costruendo sempre questo muro prima dei contenuti.

    Anzi, in italia, le cose migliori che si vedono provengono proprio da navigate gallerie private, fondazioni e musei. Quindi…

  5. op.cit-
    ….Per l’istituzione inserisco questo disco: le più grandi mostre internazionali e ISTITUZIONALI fanno a gara per scovare location in disuso e fuori dai percorsi istituzionalmuseali…poi quando invece si mettono realmente in discussione alcuni codici, ci si ferma subito alla critica istituzionale, senza approfondire un bel nulla sul dove questi codici destabilizzati vogliono portare. Costruendo sempre questo muro prima dei contenuti. ….

    Non entro nel merito del primo paragrafo, che è come per tua abitudine e limite estremamente fumoso e vago.. ma questo “secondo passo secondo lucarossi” è un caciucco di parole che navigano- significanti crostacei, in sugo greve di inopinata misconception.

    A volte, poche… mi incuriosirebbe cercare di capire cosa vorresti dirci- ma, sepolta in porto la generazione di Saba ed Ungaretti, tutto il lascito ermetico è solo una gransiddima mink… ta.

    in pratica: io davvero dubito che tu possa giustificare articolazioni sintattiche e lessicale così impervie se non per dissimulare un lucarossi pensiero di fatto, NULLO.

    se mi sbagliassi… ti suggerirei di PARLARE COME MANGI- perchè se immaginassi che fattivamente tu possa mangiare come parli.. sarei pure disposto a rivolgermi alle autorità.. come fu per la bambina americana all’ingrasso.

    ti consiglio primariamente questo:
    str-parla, se proprio ti è necessario, di ikea, mercatone uno, grancasa, aiazzone e consimili…concetrati chevalier d’eon sui tuoi poveri colleghi italiani, cui tra tante sventure, mancava pure il piccolo savonarola dalla profonda Emilia…(viviamo in piccole cittàà… amiamo l’Inghilterraaa… misericordiaaa….) ma evita di lanciarti in formulazioni di concetto sincroniche su vasta portata… temo che tu… del percorso di artisti come Francis Alys… davvero non sappia/capisca un beneamato (da me sicuramente) Caxxzo.

    cordialmente.
    Il marinaio stupito.

  6. Billybud, sei pieno di livore personale. Questo e’ il problema italiano, l’astio impedisce qualsiasi analisi dei contenuti. Ma vedi come scrivi? Non si capisce niente, non sei in grado di argomentare.

  7. in effetti billy… non si capisce un cavolo.
    luca rossi: puoi specificare meglio cosa intendi per urgenza di fondo? credo di intuirlo, ma vorrei avere una precisazione da te, inserisci questa cosa in tutti i post praticamente. declinala, specificala, che sono un po’ tarda così ti seguo meglio nel discorso.
    grazie

  8. non intendere l’italiano corrente… è un problema tipico chi scriva molto ma non legga mai…

    per altro… qui il LIVORE (un termine che avrai sentito dire da Guzzanti) non c’entra… io so chi sono.. e molti qui lo hanno capito…

    credimi…

    sono un’individio fin troppo gratificato professionalmente e dalla vita per potermi anche solo permettere insoddisfazione o invidia…desideri di ambizione o rampantismo.

    Ho tutto. Molto l’ho ottenuto con fatica.. altro l’ho ricevuto insieme al certificato di nascita.

    Sed panta rei… ed io certo non sto a dormire sugli allori…perchè ogni giorno è un altro giorno e non vorrei morire dentro.. cercando sempre qualcosa… fuori di me… o beandomi dei un presente che è solo un attimo fuggente.

    Ritengo, tra molti sicuramente più meritevoli e talentuosi di me, di potermi dire davvero ben culato.

    Questo, proprio questo, è il rovinoso timbro del sistema…

    esso funziona a casaccio…

    il sottotesto delle scelte curatoriali e la fantapolitica.. sono di fatto, piccoli giochi di ruolo tra ragazzetti golosi di wafer e cetrioli.

    Enrico- credimi— lol— io dovrei quasi vergognarmi per il gran culo che ho avuto come artista… è vero che il panorama nazionale è relativamente mediocre e che i miei colleghi si concetrano soprattutto sull’impilare voci nel CV e poco sul lavoro e sullo studio… ma io, nel bene e nel male… sono cmq tutto meno che livido, mi ritengo ben limonato dalla Dea Bendata…

    E ringrazio la Madonnina del Duomo ogni santo giorno.

    poi: leggere… l’ascolto del prossimo e l’approfondimento anche accademico… aiutano a scrivere agevolmente- e… alcuni, meno di altri, in questo verba manent riescono pure a riversare dei contenuti…

    fammi domande chiare e avrai risposte chiare…
    e questo tu dovresti fare se hai qualcosa da dire… parla chiaramente.. accà.. nisciuno è fiesso.. e non pensare che ci si faccia imbobinare dalle tue gigionate.

    diversamente continua a vagheggiare strane intuizione da kiddult brufoloso e giriamo in tondo come su un calcinculo…

    però.. allora… dovresti sedere sul sediolino… proprio davanti al mio… lol
    e i miei concetti ti arriverebbero tutti ben diretti dove li meriteresti e li sentiresti con gusto.

    Morsiani.. smettila di cazzare la randa… stai in calma piatta tesoro…

    ti ho scritto questo post solo perchè dovresti lavarti la bocca con l’acido muriatico quando citi alcuni grandi artisti per sostanziare le tue idiozie.

    Non lordare questi veri artisti condivisibili, fautori dell’evoluzione dell’arte, del suo divenire profondo e pure dell’emancipazione delle determinazioni di genre plastico…

    scherza con i fanti… ma… etc etc…

    tieniti Cattelan… e anche Creed…incazzati con Trevisani che per te è una nemesi inarrivabile ed ha gli occhi di un animale selvatico… invidia Nico che è un figo tutto da scoxxpare… detesta Frosi che con la sua aria anni novanta è riuscito a sedurre tutte le donne più attraenti del sistema…(che tu.. il sistema e non le donne- odi et ami.. ma soprattutto, vuoi con ardore)

    temo di rappresentare un nutrito gruppo di estimatori dell’arte contemporanea chiedendoti di NON lordare a tuo uso artisti che dovresti rispettare fino a dimenticartene…

    se vuoi mi firmo con il mio nome… così la finisci di accusare ogni persona che ti risponda per le rime come pieno di LIVORE.. non sai dire altro… che palla al cazzo…

    io il mio lavoro ce l’ ho tatuato sull’anima… con il mio CV mi pulisco il culo… perchè sono dieci piani di morbidezza.. e io no credo in questa sintesi di merito.

    chi sono?… è irrilevante… ma tanto per darti qualcosa a cui pensare, invece di segarti allo specchio…ti dico solo che ho le lentiggini… e che gli artisti… li conosco molto molto molto da vicino.

    Pensaci.
    Billy il marinaio fortunato.

  9. @ Billy: per l’energia che ci metti mi sembra che tu abbia qualcosa che ti rode. Io non ho tempo di fare gli incontri di rap. Mi sembra che parli di niente. Poi mi fa troppo ridere il discorso Morsiani (sarà il mio primo dei Rossi’s Angels).

    @ Margaretha: avere un urgenza di fondo significa strutturare, con ogni opera, un discorso ben preciso, un linguaggio. Che non deve necessariamente essere originale, ma evitare di abbandonarsi ai codici rassicuranti e stereoptipati dell’arte contemporanea. O anche essere antico e artigianale ma in modo autentico (feci l’esempio del ventenne che fa solo tagli di fontana). Forse ci vuole più sincerità. Alcuni sono sinceri ma sono ossessionati da un certo feticismo rassicurante e ossessivo (es. trevisani che destabilizza una certa grafica con l’organico) ;o ancora, giovani sotto ostaggio per alcuni complessi di inferiorità sull’essere italiani (non abbastanza centrali ma neanche abbastanza esotici). E quindi c’è la necessità di compiacere una certo mainstream “internazionale”. Altre volte c’è lo smart relativism, matteo rubbi è bravissimo, e quindi passare da un’idea intelligente a quell’altra. Poi c’è chi si focalizza semplicemente su immaginari sicuri, semmai in bianco e nero e un po’sgranati. Penso a calò con richard long e matta clark e tadiello con c.nicolai. Poi sempre su questa linea c’è il recupero della memoria tanto amato ora dal maistream (puoi sempre trovarne mille declinazioni su Moussoscope): in italia Di Massimo e Angioletti. Azionismo glamour alla bock-barney di vascellari…tutto molto facile.

    Insomma buoni standard che finiscono per essere copie di colleghi stranieri, e quidni poco appetibili; spesso mal supportati all’estero, ma glorificati in patria. Poi è chiaro che il sistema è chiuso al confronto, perchè deve difendere questi standard. Li deve difendere per legittimare un certo sistema di gusto e di mercato. E di operatori che ci girano intorno, ci vivono e si aiutano a vicenda. C’è uno stato omertoso rispetto al confronto critico. Solidarietà ma non collaborazione vera. Questo fa il male di tutti, soprattutto degli artisti.

  10. sì, a questo punto, come propone (o minaccia..) Billybud, sarebbe meglio scoprire le carte e firmarsi col proprio nome, così ci fate capire.
    oppure, meglio ancora, continuate la rissa fra di voi, senza inondare i forum con il vostro scambio di contumelie e accuse che alla lunga credo annoino veramente tutti..

  11. sei davvero molto divertente.

    altrove si vive… si lavora, si pensa e si legge.
    nella tua cameretta, tu preghi, sfreghi e ti ostini.

    in Italia ci sono miliaia di artisti di cui tu addirittura IGNORI l’esistenza… ma non per snobismo intellettuale, ma proprio per ottusità ed ignoranza dei fatti.

    In luogo disparati dello stivale succedono molte cose, moltissime sono realtà di qualità e di impegno…studenti o professionisti lavorano senza indugio e senza respiro in realtà diverse: ingenue o scafate, ma sempre attivissime.

    (te ne cito qualcuna almeno se riesci a smettere di contemplare il tuo vuoto interiore puoi informarti- GUM-DIOGENE-BOCS-MOTEL LUCIE-CRIPTA 747-RAZMATAZ-XTRE-ovviamente anche CARS e MARS e tantissime altre- che su modello internazionale o improvvisando riescono a denudare il sistema statico e pure senza un euro a dare una programmazione di qualità)
    queste realtà esistono, ma tu ti ostini ad ingnorarle nelle tue giaculatorie per colposa parzialità.

    la persona E-ROSA, non sono io, non è questo Billy (è un artista che non mi interessa ma una persona molto divertente e coltissima)- non sono coloro che mi pare si divertano a gasarti per darti un’esagitazione precox e prenderti all’amo del ridicolo.

    INDI-
    l’individuo livido e sconfortante: sei tu.

    ti rendi conto che nessuno ha tempo per le tue idiozie?
    sei solo un poverino che bocciato alle elementari, a 30 suonati e passati ci vuol ancora convincere che la maestra aveva i suoi preferiti, che ti odiava e ti aveva preso di mira.

    per noi artisti i tuoi tre lavori li abbiamo visti e non riusciamo a ricordarceli da tanto erano inutili, le tue mail di supplica per avere “l’aggancio giusto” le abbiamo ricevute e lette.

    é molto noiso, davvero francamente noioso!

    IL MOTIVO PER CUI SCRIVO QUESTO POST-
    è che vorrei che “i tuoi lettori” fossero meno ingenui e più centrati sull’arte- vorrei che conoscessero cosa/chi ti spinge a consumarti le dita e gli occhi davanti al PC.

    LO RIPETO prendendo diretta responsabilità di questa affermazione- visto che IO mi firmo e sapete tutti dove trovarmi

    ___luca rossi sono 3 persone, non un BLisset corale, ma solo tre individui beceri che si sono messi insieme con finalità diverse- di cui uno è noto rapace sfruttatore di giovanissimi artisti, un ricattatore di ragazzi senza mezzi e senza esperienza, che con la sua galleria pessimamente commerciale ha circonvertito molti ragazzi appena usciti dalle accademie per poi sottrarre loro decine di opere nei loro momenti di difficoltà economica o di depressione- l’altro è l’artista che tutti sappiamo… e poi c’è un personaggio istituzionale mortifero che non ne azzecca una, agisce in modo fallimentare e spera di trovare altre vie per far un po’ di gazzarra, creare confusione, distogliere l’attenzione del pubblico dalle sue gravissime magagne professionali- come fa il TG italiano- che ti piazza il culotto della velina subito dopo l’immagini dei ns parlamentari che si menano in aula mentre tutti noi PAGHIAMO.. e pure il canone)

    VORREI CHE CAPISTE:
    lucarossi- non è un individuo disinteressato o magari naif e folle come Mimmo di Caterino… o qualche altro che magari io, apprezzo moltissimo (mi piacciono molto le persone “diverse” e le preferisco a chiunque altro)
    LUCA ROSSI è una lobby di poveretti provinciali che nascondono dietro alla critica del sistema- abbietti interessi personali.

    GENTE SVEGLIA!!!
    sono mesi che ve lo diciamo. LUCAROSSI non è un anarchico eversivo… è un progetto malfatto con pessimi scopi. E a vostro DANNO.
    Come ci sia ancora qualcuno che lo segue, se esiste, spero sia per la stessa ragione che dal parrucchiere uno finisce per leggersi anche novella 2000.

    IO TI DICO- ROSSI:
    pratica sport, fai volontariato, impara a suonare uno strumento, drogati, vestiti da donna, arrualati nella legione straniera, trova lavoro da McDonald’s, pratica scat, fai quel cazzo che vuoi…
    Ma piantala!!!!!
    Che sei di una noia mortale…
    ogni volta che ricevi attenzione da qualche animella, dovresti andare a clikkare i link dei tuoi sostenitori.
    Io lo faccio.
    lo svelamento delle loro ovvie ingenuità artistiche e intellettuali, dovrebbe farti riflettere.
    stai predicando la novella peggiore, più mistificatorio del mago Othelma e più disonesto di Wanna Marchi.
    Parli dal più infimo pulpito e necessariamente i tuoi adepti (pochissimi) sono dei derelitti che si sentono gratificati dalle tue scemenze riconoscendo in un avventizio vessato dal fallimento, il loro Masaniello o delle persone ingenue per cui provo dispiacere.

    ARTISTI e LETTORI di EXIBART-
    basta! SVEGLIAAAA! tra poco arriva il 2012.. e cmq avete una vita sola.

    Ci sono tante persone da conoscere ovunque, disposte al dialogo e all’interazione in modo onesto. Cercatevi altri interlocutori. Visitate le mostre… che cazzo ci fate qui se l’arte FATTA e NON PARLATA non vi interessa? vi piace solo la polemica? ma tutta la fascia diurna della TV italiana allora è molto più gratificante… a volte partono anche dei ceffoni tra quelle megere amiche di Maria…

    from Russia with Love.
    Lorenza Boisi

  12. fra l’altro (portando altro frumento al mulino avviato da Lorenza Boisi) la ‘terza parte’ di Luca Rossi che lei definisce “l’artista che tutti sappiamo”, pare abbia presentato (senza successo) la sua application per un progetto di cui si è parlato recentemente su questo sito, poi regolarmente stigmatizzato dallo stesso in un suo puntuale commento, piuttosto maligno..

  13. IO DI LUCA ROSSI NON SO NULLA E NON E NE FREGA NIENTE
    SI STAVA PARLANDO DO CAGOL E SCRIVETE TUTTA STA ROBA CHE NON C’ENTRA NULLA?
    BOISI ANCHE TU PERDI UN SACCO DI TEMPO, IMPARA A DIPINGERE PIUTTOSTO

  14. Io non ho presentato alcuna application; invito tutti a mettere da parte questo astio stucchevole e attenersi ai contenuti.

    Non presento application e varie, perchè credo che il punto sia il linguaggio prodotto e una certa ridefinizione di ruolo. Mi interessa solo questo. Non aspiro a nessun tipo di riconocimento e tanto meno ad essere “artista” inteso in termini tradizionali. La cosa proprio non mi interessa.

    Molte pesone vedono in me quello che loro hanno negli occhi, le loro frustrazioni e quello a cui loro apsirano.

  15. -SI STAVA PARLANDO DO CAGOL-

    sì ma gli argomenti di discussione su cagol erano già terminati un metro e mezzo di commenti fa, ora ispirati dal vertice della sua opera si era passati direttamente ad evacuare o meglio cagolare

  16. allora luca rossi sei tre persone? e chi sarebbe il gallerista commerciale sfruttatore?
    fuori i nomi! e chi è zorro? don diego della vega? No! è il sergente garcia!

  17. “attenersi ai contenuti!”: accidenti, qui c’è qualcuno che dà ordini alla truppa, conviene stare all’occhio (sembra anche piuttosto nervoso..).

  18. rispondo ad ACHAB –

    mi pareva che il mio lavoro non fosse specificatamente in questione.

    Si parlava di Stefano.. e purtroppo si è dovuti deviare per via delle intrusioni di luca rossi…

    (specifico che Cagol è una persona eccezionale in molti sensi, almeno per me, è un tipo di lavoro, il suo, lavoro che io forse capisco poco nelle sue dinamiche perchè mi occupo di altre forme espressive che sposano maggiormente la mia sensibilità- ma penso che, sicuramente, cagol meriti quello che ottiene per la sua determinazione e la sua intraprendenza.)

    IO sono cosciente di dover imparare a dipingere.

    fortunatamente, almeno me ne rendo conto –

    fu il genio P. Guston a dire- it takes more than 40 years to paint a good painting… e io, che non sono certo un genio… dipingo solo dal 2000 – per cui forse ho ancora delle speranze di fare qualcosa di accettabile.

    tu intanto ACHAB cosa stai facendo?

    sarebbe interessante sapere quali dimestichezze ti abbia con la pittura… mia o altrui… lol

    cmq almeno forse.. hai letto Melville e già questo ti fa onore… ma temo che tu non ne abbia capito nulla, perchè oltre al tuo nick—il senso profondo della ricerca e del suo dolore- evidentemente non puoi intenderlo se credi, conoscendo il mio lavoro come parrebbe dal tuo TUTTO MAIUSCOLO, che io non stia “imparando a dipingere”—

    saluti
    Lorenza Boisi

  19. Il gallerista mangia artisti è
    BALDINI di PLACENTIA ARTE-
    lo sanno anche i sassi..
    Ma evidentemente tu sei di coccio, oppure sei in malafede.
    P.

  20. mi pare che Baldini abbia cmq avuto occhio facendo la mostra a artisti che poi si sono affermati, che interesse avrebbe ora a parlare male di tanti giovani?
    cui prodest?
    qualcuno chiarisca il concetto please.

  21. Veramente Placentia svolge da tempi non sospetti un lavoro fondamentale per i giovani ,posto tra galleria privata e spazio pubblico; altro che il no profit nostrano che si nasconde dietro una certa retorica del fare; gli spazi no profit servono agli artisti mediocri per promuovere meglio il loro lavoro.
    G.

  22. povera Boisi
    ti ho massacrata con cattiveria ma non tanto quanto pensi infatti il tutto maiuscolo era puramente casuale perchè non mi ero accorto
    di aver schiacciato il tasto
    quindi era un invito
    però ti devo dire che caschi male con sta pizza del “dolore della ricerca” perchè scusa anche gli asini fanno fatica e allora?
    quanto a Cagol certe volte se si fa fatica a capire forse la ragione sta nel fatto che si ha a che fare con il vuoto pneumatico
    quanto agli intraprendenti non hanno necessariamente più meriti degli asini

  23. Mi sembra che Luca Rossi o chi per lui non parli male degli artisti ma propone una critica, cosa che in Italia non fa nessuno. E per questa carenza sono evidenti i risultati pessimi della migliore arte contemporanea italiana nel mondo. Poi in Italia manca educazione e interesse reale. Ed e’ per questo che si tratta di un ottimo posto per innovare realmente( come sta facendo Rossi).

  24. Baldini è un chiaccherone e basta, oltre che amico tirapiedi di politi (altro chiaccherone grezzo e poco piu – disinformato e arrtrato- egotico). Ha fatto una mostra a sisley xahfa e se la tira ancora per questo, quali altri geni globali sono usciti dalle sue mani? E poi la cariera di Xahfa si deve forse a Baldini o a Laura Pecci…? Ma fatemi il piacere…?

    E’ un fatto, provato e riprovato che Luca Rossi sia Morsiani e che Baldini sia una delle poche persone a pensar positivamente di questa cosa.
    Restano realtà secondarie rispetto alle meccaniche del sistema, la loro incisività è nulla, proprio come Flash Art, ormai rivista superata in immagine e contenuti da molte altre.

  25. Continuiamo a guardare il dito che indica la luna. Luca Rossi ha saputo mettere in discussione un sistema autoreferenziale e il linguaggio di determinati artisti, entrando specificatamente nel loro lavoro; ha saputo sviluppare un linguaggio inedito. Francamente non mi interessa chi sia, e non credo che interessi nemmeno a lui/loro.
    Ma possibile che non si possano toccare questi quattro artisti fighetti italiani che fuori dai confini nazionali non valgono una cippa? E cosa dire dei due curatori che mirano a diventare loro stessi delle piccole star, dei piccoli artisti? Costoro sono rifugiati politici nella loro testa da un ‘italia che odiano ma da cui dipendono.

    Questa cosa su Rossi è come guardare a Berlusconi quando c’è un paese che va a picco; quando è tutta una classe politica che ci sta prendendo per il culo. Berlusconi, come la presunta identità di Rossi, sono le distrazioni dell’italiano medio.

  26. cara marnie, non scrivere sciocchezze, deturpando tra l’altro la memoria di un mostro sacro del cinema, chiamando in causa altri mostri, che non sono specchietti per allodole, ma il simbolo della nefandezza e della politica marcia e senza rispetto per leggi e istituzioni, mentre luca rossi è una nullità, berlusconi è l’incarnazione di come il potere possa essere solo manipolazione e corruzione.

  27. Cari ragazzi …
    la vostra ESTREMA frustrazione sta creano un clima -irrespirabile- sulle pagine dei commenti su exibart!

    Capisco non sia facile vivere nell’oblio ed osservare altri artisti ottenere meritati successi 😉

    Ma questa è pura e semplice inciviltà!
    …ma siete sicuri di non aver altra prospettiva? … commentare in modo gratuitamente volgare e privo di ogni rispetto altrui ? Vergognatevi ! Supponenti, persi in giudizi superficiali ed infondati degni del peggior bar dello sport!
    A mio avviso state distruggendo gli aspetti più importanti e positivi di exibart. Lo state trasformando inesorabilmente in un ‘ghetto’ per disperati senza futuro.

    Artisti come Cagol si confrontano da anni con dinamiche storico-socio-politiche interessantissime, collaborando con musei come lo ZKM, Mart o la Kunstraum di Innsbruck e con all’attivo insallazioni permanenti stupefacienti come ad esempio il suo FLU POWER FLU nel cuore di Bruxelles!!! …date un occhio sul web prima di vomitare la vostra bruttura!

    Sicuramente Stefano a NYC sta festeggiano alla grande e alla Vostra salute 🙂 Brinda anche per me !!
    Abbracci e ci vediamo al tuo ritorno.

  28. Cagol si da tabto da fare , può anche festeggiare a NY…e fare quello che vuole ma il suo lavoro è una sorta di smart relativism. Si passa da un idea a quell’altra senza un filo conduttore con la sola ossessione di fare l’artista alla cattelan, che vive e lavora tra New York e l’Europa.
    Questo ego insoppiantabile diventa abbastanza stucchevole se non si trova una lavoro forte alla base.

  29. Baldini porta sfiga stategli lontano è meglio, potrebbe solo darvi consigli sbagliati che vi svieranno dalla vostra vera indole. Inoltre è supponente, altezzoso e di arte non capisce un cazzo.

  30. Tipico italiano mischiare il giudizio critico sulle opere con il giudizio sulla persona. Io non critico mai la persona. Le opere di Cagol sono le idee giuste nel posto giusto (che sia il premio Terna o la rotonda a Trento) secondo un certa sensibilità stereotipata dell’arte contemporanea. Cosa c’è di più prevedibile di tre montagne moderniste a rappresentare le tre montagne originarie di Trento??? O la FLU FLU FLU dal sapore così piacione e pop? Ok il POP..ma ridecliniamolo, rendiamoci conto che siamo in una certa fase storica e che i mitici anni 90 sono finiti…il prodotto-opera va necessariamente ridefinito, proprio per rinvigorire un certo sistema di gusto e di mercato.

    Io apprezzo l’arte quando si pone in modo meno rassicurante e prevedibile; quando riesce a definire un certo sfasamento con il presente pur rimanendo contemporanea e apprezzabile.

    Cagol sarà anche un bravo ragazzo, e le sue proposte sono utili per definire criticamente una certa visione. Ci sono artisti che sembrano costretti a fare gli artisti, un po’ come i professionisti delle politica. La creatività forzata è un controsenso.
    Poi oggi sarebbe meglio coltivare una certa distanza dall’arte e dal sistema; proprio per avere uno sguardo più fresco e lucido sull’arte stessa.

  31. -Tipico italiano mischiare il giudizio critico sulle opere con il giudizio sulla persona. Io non critico mai la persona.-

    ah allora non vuoi risultare italiano e te ne vergogni, dai ammettilo che hai anche tu il complesso di inferiorità e dissimuli, se ti riferivi a me non ho giudicato male cagol come persona non lo conosco né ci ho mai parlato mi diverto solo a storpiare i nomi di tanto in tanto, ma tu caro lucarossi cosa ne pensi di baldini e le sue mostre? dai vuota il sacco, inoltre non puoi rimanere anonimo in eterno lo sai verooo se non lo sai sappilo

  32. Great Stefano … good as done !!!!
    In whatever way, I love very much Your
    ’11 settembre’. happy birthday 🙂
    A univocal, dramatic date: September 11 or Nine Eleven, as it is commonly referred to since the attack to the Twin Towers in 2001. September 11 is also incidentally the day on which the artist Stefano Cagol was born, thus tying a personal occurrence to this symbolic landmark of the new millennium.

  33. Lucarossi, ma cos’hai contro i trentini??? Prima ti scagli a spada tratta contro Laurina Paperina, ora contro Cagol… ovvero i due migliori artisti del territorio trentino…

  34. Mi sembra di essere tornata prima dell’unità di Italia, con o comuni italiani che si facevano la guerra.

    E’ un caso che cagol e paperina siano trentini.
    Io non mi scaglio contro nessuno, ma cerco di argomentare le opere sinceramente. Poi come risposta Il migliore sistema Italia organizza una grande mostra in Francia (e cagol e paperina, guarda caso, non ci sono, più info sul mio blog): SI Sindrome Italiana al magasin di grenoble.
    40 e più artisti in una sorta di mostra “ghetto”. Iniziativa utilissima, ma c’è sempre questo sapore nazionalistico, e sembra di essere tornati a fine 800. Ma meglio che niente.

  35. per alcuni giovani che semmai non possono fare affidamento sulla nonni genitori foundation (vero ammortizzatore sociale per l’arte contemporanea) l’alternativa all’arte è “andare a zappare la terra”..e questo impone una creatività forzata che non manca di abbandonarsi all’omologazione o comunque alle scelte più rassicuranti. Anche da quì poi nasce l’ikea evoluta e lo smart relativism. Mentre quelli iscritti alla Foundation cadono in queste due tendenze più per noia e per riempire giornate di zucchero filato tra berlino e milano. Stiamo generalizzando non se la prendano le eccezioni…piripicchio.

  36. in effetti dopo brevissima indagine su exibart sembra proprio che abbia ragione la boisi e in realtà lucarossi sia il morsiani :

    from exibinterviste – la giovane arte
    Enrico Morsiani – Cominciamo dai tuoi colleghi. Come vedi la giovane arte italiana?
    il morsiani: Piuttosto che fare nomi preferisco esprimere un concetto importante attraverso una generalizzazione.

    E sarebbe?
    il morsiani: In Italia c’è un clima di paura latente. Da parte di tutti: artisti, critici e galleristi. Questo provoca un effetto a catena che, come un cane che si morde la coda, abbassa la qualità prodotta che sarà poi esportata all’estero.

    Come se ne esce secondo te?
    il morsiani: Credo che si debba approfondire la conoscenza dell’artista di turno e capire se stia praticando o meno una sorta di “turismo artistico”. Chiedersi se dietro al suo lavoro ci sia o meno una metodologia robusta, ovvero se il suo discorso possa avere continuità e sviluppo.

    questi discorsi collimano abbastanza con quelli di lucarossi, ma la roba ancora più inquietante è il sistema di spionaggio che ha partorito un’affermazione simile, ad esempio la boisi cosa sta facendo ora in russia? secondo me è una spia internazionale regolarmente retribuita e l’arte è solo una facciata della sua vera attività

  37. -Non entro nel merito del primo paragrafo, che è come per tua abitudine e limite estremamente fumoso e vago.. ma questo “secondo passo secondo lucarossi” è un caciucco di parole che navigano- significanti crostacei, in sugo greve di inopinata misconception.-

    secondo me poi questa frase (di cagoal?)
    dovrebbe assolutamente vincere il PREMIO CHECCA ISTERICA IN MENOPAUSA CHE AGITA LA BORSETTA IN ARIA 2010. non capisco perchè non sia ancora stato istituito forse sarebbe la vera svolta dell’arte italiana

  38. A me piace sia Cagol che la Paperina, certamente il primo è molto più noto (Lucarossi, ma lo conosci il suo CV? vai a vedere il suo sito, please), mentre Laurina Paperina è molto promettente, essendo solo del 1980. Poi certo, ci sono i cavalli di razza che entrano nelle pagine dei manuali, ma nel panorama dell’arte italiana d’oggi Cagol e Paperina hanno il loro posto d’onore, assieme a molti altri.
    Per Lucarossi: Paperina esclusa da una collettiva in Francia? Ha fatto una personale in un’importante galleria di Parigi, Magda Danyz, e ha in corso un vasto intervento site specific poco distante… guarda il suo sito, prima di parlare!

  39. A Trento mi sembrate tornati al Medioevo. Per paperina intendevo una collettiva in Francia al magasin di grenoble che presenta la “migliore” scena artistica italiana dopo Cattelan e non ci sono ne cagol ne paperina. Ma non si tratta di esserci o meno, quanto di vedere il linguaggio sviluppato. E i due artisti trentini sono entrambi prigionieri di cliché stereotipati che propongono codici assolutamente mimetizzati e omologati. Quindi una rispettabile forma di artigianato. E peccato che sia artigianato pretenzioso e quindi nemmeno genuino come quello prodotto nelle vostre valli chiuse, nel maso chiuso. A mio parere meglio forse Cagol, anche se non si capisce quale sia il filo conduttore e la sua urgenza. Anzi si capisce forse si capisce: quella di fare l’artista a prescindere e ad ogni costo…e poi un contenuto vale l’altro…
    Per fare i CV con un lavoro standard basta avere dedizione e ostinazione.

  40. Hey Guys! Opening TODAY !
    Stefano Cagol will be exhibiting work in
    “Bittersweet”, Paul Robeson Galleries, Rutgers, the State University of New Jersey, NJ.
    Opening Reception: September 16, 2010, 5pm – 7pm

  41. tutta la famiglia rossi è patetica, e quindi anche Mario, ma soprattutto Cagol che si fa i commenti da solo per pubblicizzare l’ennesima mostra…..questo narcisismo, questo ego è semplicemente insopportabile. Molto meglio essere luca rossi una personalità veramente poco interessante.

  42. Capperi, davvero meravigliosa!
    Un grande capolavoro di fantasia e creatività!
    L’ha fatta usando i modelli di base di un qualsiasi software 3D?
    Capisco che idee di una tale portata diano una vittoria assicurata.
    Non avevo mai visto niente di più bello.
    Da nessuna parte.

  43. “Les jeux sont faits, rien ne va plus”
    ————————————–
    Magnifico “Cagol”, Centocinquanta metri quadri di superficie totale verde, per tre strutture poliedriche piramidali, realizzate con 16 tonnellate di autentico acciaio. Non è poco. Trento fa trentuno e propone questo straordinario e apprezzato artista che ormai lavora in grande scala. Purtroppo Caro Cristiano Mattia Ricci, devi convincerti che non sono capperi ma, semmai, semplici stellette da militare che appositamente collocate in una collinetta verde diventano pre-testi per un segnale, per affabulare un ipotetico viandante presso la nuova “porta” A22 di Trento. Che Cagol, l’arte per essere originale basta poco, bisogna saperla fare. Intanto l’Italia si illude ancora di essere uno dei sette paesi più ricchi d’Europa e continua a scivolare inesorabilmente nella melma dell’inflazione. Auguri a tutti voi e magari Buon Anno nuovo. Sandro Bongiani

  44. Può essere che sia arte originale e ben fatta; ma personalmente non ci vedo nulla. Anzi, un segno del vuoto di idee. Le cose per funzionare dovrebbero sempre funzionare a più livelli. Io credo che manchi qualsiasi possibilità di suggestione e distrazione individuale in un progetto così “semplice”. Credo che le persone non se ne accorgeranno neppure. Certo, ci vuole molto entusiasmo per vedere sempre “qualcosa” nelle cose d’arte. A volte a me pare che non ci sia invece nulla.

  45. Vediamo che gli sfaccendati hanno solo tempo e capacità d’esprimere invidia! Ma in fondo il successo di altri scatena spesso queste reazioni, fenomeno spiacevolmente sviluppato tra gli italiani! L’opera vista dal vivo e veramente efficace, una delle installazioni pubbliche meglio riuscite a livello internazionale!
    E … tutti questi commenti non fanno altro che dimostrare e avvalorare il lavoro dell’artista, che a quanto pare scatena veramente forti reazioni.
    Tutte queste contestazioni così animate ne sono la prova:) Questo è uno degli aspetti del vero successo!!!
    Milla xxx
    PS. date un occhio a queste immagini prima di giudicare
    il link anche sotto homepage …
    http://www.panoramio.com/user/5825594

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