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Inaugurazione domani, per il Serpentine Pavillion, in occasione del London Festival nonché dei giochi olimpici che vedranno protagonista la capitale britannica.
Ed è una ditta che ha sede anche in Italia, la Amorin di Conegliano, in provincia di Treviso, a fornire il materiale per il riallestimento annuale della struttura, quest’anno affidato all’architetto Herzog & de Meuron e dall’artista Ai Weiwei, team che con le Olimpiadi ha ormai familiarità, visto che già nel 2008 intraprese una collaborazione per il progetto dello Stadio Nazionale di Pechino, costruito in occasione dei giochi.
Il Serpentine Gallery Pavilion, considerato un punto di riferimento per il mondo dell’architettura, che attrae una media di 250mila visitatori l’anno, dal 2000 (anno in cui venne chiamata ad intervenire sulla struttura Zaha Hadid) commissiona un “remake” annuale dei propri spazi a diverse professionalità delle arti: «Abbiamo scelto questa materia prima perché il sughero è un materiale naturale con qualità tattili meravigliose ed è inoltre estremamente versatile per essere scolpito, tagliato, sagomato e formato» hanno dichiarato l’artista cinese e l’architetto. Un mondo “bio” che parte proprio da uno dei luoghi più emblematici per l’architettura del XXI secolo: «Si tratta di una grande opportunità per evidenziare al mondo che il sughero è davvero il materiale hi-tech del 21° secolo. Il sughero è un’opera d’arte della natura e quando finisce nella mani degli artisti diventa arte allo stato puro». La nuova veste del Serpentine sarà visibile fino al 14 ottobre, compreso della struttura-tetto formata da un piccolo stagno artificiale sorretto da 12 colonne, il numero degli anni da quando la galleria è divenuta un complesso cangiante di creatività.