11 marzo 2014

Tagliare un promontorio per ricordare. L’artista svedese Jonas Dahlberg vince il concorso per il Memoriale della strage di Utøya

 

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Rendering per Memory Wound, alla penisola di Sørbråten, creato da Jonas Dahlberg. courtesy Jonas Dahlberg Studio
Anti-monumentale ma vicino alla Land Art. Impattante come pochi sulla percezioni, problematico nel sollevare gli interrogativi sull’arte, il paesaggio, e soprattutto l’idea di memoria e “memoriale”. 
È l’artista Jonas Dahlberg “l’incaricato” di rendere omaggio alle vittime del massacro norvegese di Utøya, messo in atto dall’estremista-nazionalsocialista Andres Breivik, che nel 2011 uccise 69 persone.
Dahlberg, vincitore del concorso “Siti commemorativi dopo il 22 luglio”, realizzerà tre interventi, per un valore totale di 27 milioni di corone (circa 3 milioni di euro), finanziate dal governo di Oslo.
L’intervento più importante, il cui rendering sta facendo il giro del web, riguarderà la penisola di Sørbråten, vicinissimo al luogo della tragedia. Si chiamerà infatti Memory Wound, “ferita della memoria”, e simbolica, nel paesaggio.
L’artista separerà la penisola la lato a lato, creando così una nuova isoletta: cento metri cubi di pietra e terra saranno quindi spostati da Sørbråten al quartiere governativo di Oslo, dove un altro memoriale segnerà il punto dove l’autobomba caricata dall’anti-islamico Breivik fu fatta esplodere, provocando otto morti. 
La giuria del concorso ha votato all’unanimità il progetto di Dahlberg, che ha sbaragliato qualcosa come 300 concorrenti, tra cui Jeremy Deller. I due monumenti saranno svelati il 22 luglio 2015, mentre l’anfiteatro al quartiere governativo di Oslo (terzo memoriale), sarà presentato in un secondo momento. «Ho una grande responsabilità e per molti versi questa sarà l’opera più importante che abbia mai fatto. Ero già onorato per essere stato selezionato al concorso, questa vittoria è ancora straniante per me. Nel progetto il senso di perdita attiverà fisicamente il sito, ma quel che ho cercato di mantenere è la difficile bellezza che un’operazione del genere a volte può rischiare di perdere», ha spiegato l’artista.  
Il promontorio del memoriale Sørbråten sarà inciso con i nomi di tutte le vittime, i visitatori saranno in grado di leggerli, ma non potranno toccarli. «La gente troverà la propria strada attraverso il paesaggio intorno al taglio, guardando il nuovo canale e ai nomi delle vittime dall’alto, o guardando  Utøya, stabilendo così il loro modi privato di vedere e ricordare», ha raccontato Dahlberg. 
Breivik ha ricevuto la pena massima prevista dal diritto norvegese, 21 anni di carcere. Anche se il suo periodo di detenzione sarà rivisto ogni due anni dopo aver completato il primo decennio di detenzione.

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