14 marzo 2014

Palazzo della Ragione, museo della fotografia di Milano? Lo dice l’Assessore Del Corno. E del MuFoCo che si fa?

 

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Palazzo della Ragione, Milano

«Diventerà il museo della fotografia di Milano, si presta al grande formato». Così l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno, in un breve intervento tra le pagine locali del Corriere della Sera. L’argomento in questione è Palazzo della Ragione, in pieno centro e quasi affacciato su piazza Duomo, che dal prossimo 26 giugno porterà in scena il brasiliano Salgado – non proprio una novità, se vogliamo dirla tutta, visto che è appena stato in mostra ai Tre Oci di Venezia e nonostante la sua poesia si tratta pur sempre di un nome mainstream delle immagini contemporanee, ma va bene, sarà estate.
Quello che più colpisce del discorso di Del Corno è una volontà, in trasparenza, di dedicare Palazzo della Ragione ad un’attività espositiva continuata intorno alla fotografia, «grazie all’aiuto di una serie di privati». 
D’altronde già negli anni scorsi, saltuariamente, tra le sale del Palazzo di via Mercati si sono avvicendati il barone Von Gloeden, Francesca Woodman e, in ultimo, Steve McCurry. 
Buona mossa, forse, ma del Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo, che ha richiesto negli scorsi mesi un po’ di attenzione anche con una missiva indirizzata all’ex Ministro dei Beni Culturali Massimo Bray e al Sottosegretario Ilaria Borletti Buitoni, al Presidente della Regione Roberto Maroni e al sindaco di Milano Pisapia, oltre a Silvia Trezzi, sindaco e vice-presidente del museo di Cinisello e a Guido Podestà, che non solo è Presidente della provincia di Milano, ma anche della Fondazione del MuFoCo, che ne rimane? Unico museo pubblico dedicato alla fotografia di oggi in Italia, non potrebbe avere una buona collocazione per il prossimo EXPO, da parte del Comune di Milano, come richiesto? Forse bisognerà tirare di nuovo per la giacca il nuovo Ministro, Franceschini, di questi tempi decisamente pronto a mettersi in viaggio per conoscere le realtà della penisola, che soffrono o che vincono. Qui, in fondo, si tratta di mettere un po’ di luce, su un’altra realtà.

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