28 aprile 2014

Centre Pompidou in Messico? Forse. Un possibile “Pop Up” per il museo francese in terra latina: parola di Aurélie Filippetti

 

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Centre Pompidou, Parigi

Il viaggio diplomatico del Presidente Hollande in Messico, insieme ad una serie di Ministri tra cui figurava anche la “donna della cultura” Aurélie Filippetti, potrebbe riservare una bella sorpresa per l’orgoglio nazionale francese e per tutti gli appassionati d’arte contemporanea del Paese Latino.
Sì, perché c’è la possibilità, non ancora concreta ma tutta da confermare, che il museo francese apra qui le sue porte: «Il Centre Pompidou sta esplorando la possibilità di istituire uno spazio temporaneo in questo Paese, un “pop up Pompidou», ha dichiarato Filippetti al quotidiano messicano Reforma; «Il museo porterà in Messico le sue mostre e la sua esperienza, di certo non solo il marchio. Ci dovrà essere un grande lavoro di collaborazione, soprattutto perché si tratta di un museo nazionale, che appartiene al popolo».
Il board del Pompidou ha confermato che il progetto è in fase di negoziazione, ma non ci sono ancora molti dettagli in chiaro.
Oltre, ovviamente, ad un aspetto di prestigio, con la Francia ancora in grado di colonizzare terreni con i suoi tesori e il suo modo di proporre l’arte (vedi il Louvre di Abu Dhabi, solo per fare un esempio), l’apertura di un “temporary store” del Pompidou appianerebbe ulteriormente anche i rapporti tra i due Paesi, rimasti piuttosto tesi dopo che nel 2011, la difesa di Florence Cassez, donna francese in carcere in Messico con l’accusa di rapimento, da parte dell’ex Premier Sarkozy, era costato l’annullamento di circa 350 eventi culturali in programma in occasione dell’ “Anno della cultura del Messico in Francia”.

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