07 giugno 2014

Quadri in svendita su Amazon, e nel mirino delle riproduzioni finiscono Pignatelli, Adami e Tadini. Che ora chiedono 15 milioni di danni

 

di

Valerio Adami - L’uovo rotto - 1964 - acrilico su tela - cm 200x350 - courtesy Fondazione Marconi, Milano
Alzi la mano chi non ha mai acquistato su Amazon! Il celebre sito offre di tutto, come ben sappiamo. Anche arte a basso costo. Illegalmente. Che vi stiamo raccontando? Che sulle pagine tedesche, italiane, francesi, inglesi e americane del sito dedicato all’e-commerce erano disponibili una serie di riproduzioni di opere di Ercole Pignatelli, Valerio Adami ed Emilio Tadini “ispirate” da libri e cataloghi, quindi nemmeno riproduzioni di pezzi esistenti, ma spacciate per produzioni degli artisti. Il sito americano ha fatto sapere di aver rimosso le opere, senza rilasciare commenti. Ma ora gli Eredi Tadini e i legali di Adami e Pignatelli hanno deciso di chiedere un indennizzo pari a 15 milioni di euro, per danni e violazione al copyright
I “falsi”, anche se sarebbe più giusto dire le “interpretazioni”, erano oltre 100, pescate tra le serie più famose, vendute a prezzi irrisori se confrontante alle cifre di mercato degli artisti. «Siamo sconcertati e sorpresi per l’abuso di un patrimonio di immagini di un certo valore senza nemmeno consultarci», ha detto Pignatelli. Una vicenda che promette di avere sviluppi, anche in fatto di “protezione dei diritti” dell’arte. Aggiornamenti in corso.

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