12 giugno 2014

One Torino by Maurizio Cattelan? Pretese misteriose per il gioco dell’artista-pensionato, con quattro parole a guidare l’ispirazione: sesso, potere, morte e merda

 

di

Tate Modern announces new director, One Torino by Cattelan
“Qualsiasi riferimento a persone o fatti reali in questo titolo è puramente casuale. Vi ringrazio comunque per l’attenzione e per l’apertura di questa e-mail. Non siate delusi, vi stiamo dando qualche altra notizia”. 
Firmato Maurizio Cattelan, con Myriam Ben Salah e Marta Papini,  ovvero il nuovo team di “One Torino”, quest’anno guidata nella sua sede di Palazzo Cavour dal pensionato meno pensionato, e per qualcuno probabilmente già decrepito, dell’arte contemporanea. 
Il titolo a cui si fa riferimento? Ovviamente ha dell’ironico, e sarà il “cappello” alla mostra: “Tate Modern announces new director”. L’immagine usata per la comunicazione? Reca la data di apertura, NOV.5,2014, ed è realizzata con un lettering decisamente famoso, nel puro stile di On Kawara. 
Che altro si vuole far sapere? Che i “contributi” saranno 37, ma non c’è specificato nessuno, anche se si usa la voce “artists”. Ma si sa, potrebbero anche esserci i “Soliti Idioti” in qualche atto performativo come avvenne durante il conferimento del Premio Alinovi Daolio all’Accademia di Bologna lo scorso autunno: un’azione che mandò Renato Barilli su tutte le furie. 
Si sa, invece, qualcosa dei partner istituzionali al progetto: il museo di Anatomia Criminale “Cesare Lombroso”, l’Anatomico “Luigi Rolando”, Casa Mollino, il Museo “Duca degli Abruzzi” e il museo dell’Automobile, il museo della Frutta, le unità abitative Olivetti, il Museo di Storia Naturale, Collezione La Gaia e Archivio Aldo Mondino. Un bel mix, tirato insieme per “Riunire ricordi inquietanti e fantasmi bizzarri di Torino nel modo più soggettivo, ossessivo e irrazionale, assolutamente non esaustivo”. Ecco un’altra traccia della “mostra”, che occuperà una ventina di sale, un catalogo di 128 pagine in quattro colori e “full HD” e che avrà come “titoli” qualcosa che suona come Feels like Sunday, Nasty Buffet, What the world would be without, From dust to dust, Shit and die. Già, perché le parole chiave sulla parete delle ispirazioni sono queste quattro: sesso, potere, morte e merda. Maurizio, hai dimenticato la droga, poi la torta sarà perfetta! Per chi ti ama, e per chi ti odia! Gli indifferenti? Sicuramente pochi.

2 Commenti

  1. C’è poco da commentare il cerchio dell’arte-marketing-feticcio si è chiuso da un pezzo…, non rimane altro che constatare il catafalchismo dell’arte mortifera !

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