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Grazie al sostegno di Anna Marra Contemporanea stasera si terrà la prima tappa di una performance che unisce arte, scienza, multiculturalità e spiritualità. In un posto molto particolare per Roma: il carcere di Rebibbia.
L’azione? Si tratta di un lungo arazzo ricamato con un motivo “molto umano”: la mappatura del genoma umano, la cui struttura complessa mostra che elementi comuni appartengono all’umanità intera. Sedute intorno al tavolo sei donne di diversa nazionalità, detenute nella Casa Circondariale, che hanno lavorato l’arazzo-sfondo per la cena preparata dalla Chef Cristina Bowerman. Il tutto, intitolato La tavola dell’alleanza, è nata da un’idea dall’artista palermitana Daniela Papadia, il cui momento centrale è rappresentato dal banchetto momento di comunione e convivialità. La performance è itinerante e prevede varie tappe in luoghi simbolici dove il dialogo tra uomini e donne sembra interrotto. Resta alla tavola imbandita dall’artista e dalle detenute cercare di ravvivarlo, stasera dalle 19.30 alle 21.30, all’interno della struttura. (Anna De Fazio Siciliano)