30 settembre 2014

La buona notizia/ Dal MiBACT arriva una direttiva di tutela per le librerie storiche italiane

 

di

Robert Gligorov - Angels & Devils - 2008 - 2 librerie con libri - cm 230x130x30 ognuna - courtesy Galleria Pack, Milano
Dovranno «Rivestire un interesse particolarmente importante a causa del loro riferimento con la storia politica, militare, della letteratura, dell’arte, della scienza, della tecnica, dell’industria e della cultura in genere, ovvero quali testimonianze dell’identità e della storia delle istituzioni pubbliche, collettive o religiose». 
Questo si legge nella nuova direttiva firmata dal Ministro Dario Franceschini, in merito alle librerie storiche italiane e alla loro tutela, negli ultimi anni forse uno dei settori più colpiti dalla crisi e che ha visto, da est a ovest e da nord a sud abbassare decine e decine di serrande.
Non solo, le strutture che rientreranno nel piano, se non già sottoposte al vincolo storico-artistico, potranno essere interessate da un’istruttoria per dichiararne l’interesse culturale ed essere sottoposte a vincolo di destinazione d’uso. «Non si può assistere inermi alla chiusura di librerie storiche, l’elenco è diventato ormai troppo lungo. Questa direttiva rappresenta un primo passo per proteggere luoghi di grande valore culturale ed evitare che patrimoni che fanno parte della nostra identità siano messi a rischio da logiche meramente commerciali», ha detto il Ministro, che farà censire le location della cultura dagli organi periferici del Mibact, dalle associazioni di categoria, operatori del settore ed Enti locali.
 

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