Ha chiuso con 228mila visitatori la Biennale di Rem Koolhaas, Fundamentals, mentre nel 2012 si era arrivati a 178mila. Un successo esemplare, complici anche i nuovi sei mesi di apertura, con oltre 3mila e 500 giornalisti accreditati e una percentuale di giovani (si replica la “biennale degli zainetti” di Gioni) che sfiora il 45 per cento. «Questi dati sono più che positivi e confermano quanto sia cresciuta la Mostra di Architettura, che è arrivata quest’anno ad avere un numero di visitatori dell’ordine di grandezza di quello delle Mostre d’Arte di un decennio fa. L’energia dedicata dal curatore e dal suo team da un lato, l’alta professionalità e il grande impegno della struttura organizzativa della Biennale dall’altro, sono state premiate innanzitutto da una straordinaria attenzione ricevuta da parte del mondo dell’architettura, dei giornalisti e dei critici e dal generale grande riconoscimento ottenuto sulla qualità del lavoro svolto», ha dichiarato il Presidente Paolo Baratta.
Ma la Biennale 2014, 14esima edizione, è stata anche altri record, che in qualche modo indicano un buono stato di salute del settore, o per lo meno un profondo interesse nell’esserci: 65 padiglioni nazionali, il numero più alto mai registrato, di cui 10 nazioni presenti per la prima volta: Costa d’Avorio, Costa Rica, Repubblica Dominicana, Emirati Arabi Uniti, Indonesia, Kenya, Marocco, Mozambico, Nuova Zelanda e Turchia. In più tutti i programmi collaterali, compresi i “Weekend Specials”, parte della mostra Monditalia e anche il progetto “Biennale Sessions” dedicato alla formazione nel settore dell’architettura che ha portato un incremento del 59 per cento rispetto al 2012 nelle visite da parte di docenti e studenti.
In ultimo, una nota editoriale: 2mila e 510 articoli su stampa cartacea e sui principali siti web e 98 servizi su testate televisive di cui 68 straniere e 30 italiane. Appuntamento al 2016, anzi…appuntamento al 9 maggio 2015, con una nuova puntata della Biennale d’Arte.
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