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A giudicare la galleria che avrà l’allestimento più degno di nota saranno Chus Martinez, direttore dell’Institute of Art di Basilea, Marco Scotini, direttore del Dipartimento Arti Visive di NABA e Ute Meta Bauer, Founding Director del NTU Centre for Contemporary Art di Singapore. È il board del nuovo Premio Herno, che debutterà a miart in occasione della prossima edizione, e che darà alla galleria vincitrice un fondo di 10mila euro.
Lo stand “dovrà essere pensato, allestito e curato in tutti i dettagli come una mostra e capace di coniugare elevate componenti di ricerca, qualità e accuratezza del disegno allestitivo”.
Un award che si associa ai già consolidati premi del Fondo di Acquisizione Giampiero Cantoni di Fondazione Fiera Milano, il Premio Emergent, destinato alla galleria della sezione Emergent più meritevole per la promozione di giovani artisti e del Premio Rotary Club Milano Brera per l’arte contemporanea.
Nell’anno di Expo era forse inevitabile una cooperazione tra arte e moda, come afferma il CEO dell’azienda Herno Claudio Marenzi: «Le due discipline parlano linguaggi comuni, e comune è anche la loro ricerca di mezzi di comunicazione innovativi. Nascono entrambe da un processo creativo e interiore e tendono poi a rendersi universali e a raggiungere pubblici vasti. Non solo forma, ma anche valore intrinseco ed essenza che devono diventare visibili e fruibili per i consumatori. Ecco, a mio parere, la reale somiglianza tra il processo distributivo dell’arte e della moda. Questo premio vuole aprire la discussione su questi temi e favorire il dibattito». E, non in ultimo, il premio vuole dare valore a quello che viene definito l’exhibition making e al concetto di display. Una nuova, ottima vetrina, insomma. Almeno per chi riceverà la nomina.