08 dicembre 2014

I musei gratis la domenica fanno boom? Pare di si. Franceschini: «Così si educa al patrimonio»

 

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A sei mesi dall’inizio delle domeniche gratis al museo, anche nella giornata di ieri il bagno di folla è stato così grande che, per una volta ancora, il Mibact ha deciso di mettere nero su bianco le cifra della giornata, che ha visto aperti straordinariamente anche i musei comunali di Roma e Milano.
In pole position però c’è il Polo Reale di Torino, visitato da quasi 6mila persone, con un incremento di circa il 45 per cento rispetto alla domenica gratuita dello scorso 2 novembre. Forse in questo caso gioco forza l’ha fatta anche la ricollocazione della Collezione Sabauda, ma la capitale del Piemonte si conferma ancora una volta forse la città italiana più attenta alla cultura dei musei da parte dei suoi cittadini.
Agli Uffizi sono passati invece oltre 7mila visitatori, mentre 8mila a Pompei e alla Reggia di Caserta, mentre ai Bronzi di Riace a Reggio Calabria hanno fatto visita mille e 300 persone. 21mila i visitatori del Colosseo e 6mila a Castel S. Angelo. 
Insomma, per dirla con Franceschini: «Il valore della prima domenica de mese gratuita non sta solo nei grandi numeri ma soprattutto nel dato educativo. Soprattutto i dati di novembre e dicembre, periodo in cui il turismo nelle città d’arte è ai minimi, dimostrano che sono i cittadini e le famiglie ad andare a scoprire o riscoprire i musei delle loro città. Questa è vera educazione al patrimonio». E il fatto che Milano e Roma si siano adeguate offrendo l’ingresso gratuito anche ai loro musei civici, dà un po’ l’idea di una nuova fiducia che si vuole dare, almeno in questo caso, all’iniziativa promossa dai Beni Culturali di questa legislazione. Meglio di nulla, anzi. 

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