22 marzo 2015

Premio Arte Laguna. Ecco numeri e vincitori della nona edizione del contest

 

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3mila persone all’apertura della mostra ieri sera; 120 opere provenienti da 44 Paesi, 6 vincitori assoluti e 14 premi speciali realizzati in collaborazione con aziende, fondazioni, gallerie internazionali per un totale di 180mila euro.
Sono i numeri della nona edizione del Premio Arte Laguna, che da oggi si mette in mostra alle Nappe dell’Arsenale e che ha visto premiati nell’ordine, con 7mila euro ciascuno, tra cui quello relativo alla sezione Land Art assegnato da Thetis SpA, azienda operante nel campo dell’ingegneria ambientale.
Ma andiamo per ordine: per la sezione pittura vince Noemi Staniszewska con 472, opera che “rappresenta una interessante ricerca a metà strada tra figurativismo ed astrazione con relazioni dirette all’utilizzo delle nuove tecnologie nelle definizione dell’immagine pittorica”, seconda la giuria.
Alla scultura sale sul podio Christine Kettaneh con A Beirute, with a mayo blessing, 2014, una incisione laser su pane arabo attraverso la quale “l’artista collega gli elementi del suo contesto personale con un vocabolario artistico concettuale. La giuria premia la capacità dell’artista di evocare un mondo con pochissimi mezzi”. 
Fotografia per Christopher Sims con Jihad Lamp, Fort Polk, Louisiana, from Theater of War: The Pretend Villages of Iraq and Afghanistan, 2006 (foto in home page), “per l’interessante ricerca sui temi della mediazione culturale, della percezione di una realtà venata di contrasti che è al centro della nostra contemporaneità”. Land Art per Andrew Friend (foto sopra) e la sua Disappearing (at sea), un dispositivo abitabile che permette di vivere la mobilità, l’oscillazione e la percezione orizzontale dell’esperienza lagunare e medesimamente un meccanismo di isolamento – dal turismo, dalla comunità come luogo di controllo, dalla vista da parte di altri.
Per la video arte e performance Gilles Fontolliet con Suwaima, 2014, “Per il potere analitico e pedagogico della sua pratica di attivismo simbolico, che riporta importanti congiunture geopolitiche su un piano di stretta attualità”, mentre Sibi dell’italiano Roberto Fassone è stata premiata per la sezione Arte Virtuale, per “l’enorme potenziale di un progetto che nasce digitale e diventa – attraverso workshop, sessioni di gioco individuale in rete o in playground e contest collettivi – occasione di innumerevoli declinazioni partecipative, e generatore di altrettanti artefatti fisici”.
A selezionare il comitato presieduta da Igor Zanti e composta da Claudio Bertorelli, Simone Frangi, Chus Martinez, Bartolomeo Pietromarchi, Domenico Quaranta, Veeranganakumari Solanki, Philippe van Cauteren, Jonathan Watkins e Roberto Zancan.

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