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Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze ha un nuovo direttore, selezionato da una commissione tra candidati italiani e stranieri per la sua esperienza e determinazione. Parliamo di Arturo Galansino, che a soli 38 anni vanta una carriera invidiabile: Musée du Louvre, National Gallery e Royal Academy of Arts sono le istituzioni che lo hanno accolto fino ad oggi. Galansino prenderà il posto di James Bradburne, che ha prestato con successo le sue competenze per ben 9 anni.
Grazie a questa decisione un giovane talento in fuga torna in Italia, dopo essersi fatto le ossa all’estero. «Spero sia un esempio e un incoraggiamento per tanti altri giovani italiani» ha dichiarato Lorenzo Bini Smaghi, Presidente della Fondazione Palazzo Strozzi, in riferimento alla nomina.
L’istituzione fiorentina ha registrato dal 2007 ad oggi una crescita esponenziale, ospitando mostre di importanza internazionale come Cézanne a Firenze (2007), Bronzino (2010), La Primavera del Rinascimento (2013), Pontormo e Rosso Fiorentino (2014), Picasso e la modernità spagnola (2014-2015) e Potere e pathos (2015). «La mia idea è una continuazione del progetto per far diventare questo luogo sempre più vivo e aperto, a Firenze e al mondo. Una visione da realizzare attraverso mostre e eventi che vadano oltre le mura del Palazzo, sia in collaborazione con grandi istituzioni internazionali che attraverso sinergie territoriali per valorizzare il nostro patrimonio artistico e culturale»: così commenta Arturo Galansino. Una nomina dunque che porterà innovazione e freschezza alla fondazione, con un forte sguardo verso l’estero, ma anche al territorio. Aspettiamo di vedere cosa proporrà, e speriamo siano grandi cose. (Giulia Testa)