20 aprile 2015

I graffiti di Millo per Milano. Dopo il Museo delle Culture ecco il Giardino. Su un’area in disuso da anni

 

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Il trait d’union sono sempre i graffiti, come accaduto in molteplici occasioni a Roma, in svariati quartieri. Ora invece siamo a Milano, e più precisamente in via Morosini, a due passi dal centro. L’area era di una bruttura difficilmente qualificabile, e da tempo transennata. Di un’antica struttura era rimasto solo il pavimento, infestato da erbacce e non solo, circondato dal retro di due palazzi ciechi. 
Da oggi, merito della febbre da Expo forse, questa piccola area è diventata Il Giardino delle Culture di via Morosini, primo esempio milanese di spazio pubblico condiviso, nato proprio sul modello dei giardini condivisi e dalla collaborazione fra Comune, Consiglio di Zona4 e le associazioni promotrici Comitato XXII Marzo, È-Vento e Teatro Laboratorio Mangiafuoco, con il contributo di un mecenate privato: Lino Faccincani. 
E alle pareti dei palazzi, che da oggi faranno anche un po’ di ombra ai piccoli che giocheranno nell’area bonificata, ecco che sono arrivate le figure di Millo, uno dei più noti writer italiani e non solo. «Milano oggi è anche questo, una città che si distingue per la capacità di riuso dei luoghi comuni, con la partecipazione dal basso di una cittadinanza che prende coscienza e si occupa del pubblico», ha dichiarato il vicesindaco De Cesaris all’apertura dello spazio. Una storia a lieto fine che, speriamo, coinvolga anche altre aree di una città che – attualmente – è in piena ridefinizione. 

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