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‹‹El Anatsui è forse il più importante artista africano attivo nel continente. Il premio per il quale lo propongo rappresenta un riconoscimento prestigioso per un artista che ha enormemente contribuito all’affermazione degli artisti africani sulla scena globale››.
Queste le motivazioni per cui il curatore Okwui Enwezor ha segnalato al Cda della Biennale di Venezia l’artista settantunenne originario del Ghana, che oggi ancora conferma il suo impegno da artista, mentore e docente, ruoli che lo hanno portato a vincere questo prestigioso riconoscimento.
Leone d’Oro speciale per l’attività svolta a favore delle arti a Susanne Ghez, che nel corso della sua carriera ha curato oltre 160 mostre, scoprendo e promuovendo per prima il lavoro di artisti come Louise Bourgeois, Jeff Wall, Peter Fischli and David Weiss, Mike Kelley e Kara Walker. Nel corso della sua carriera è sempre stata schiva, convinta che sia necessario dare risalto al valore degli artisti e non del curatore.
Ghez e Anatsui verranno premiati il 9 maggio presso Ca’ Giustinian, sede storica della Biennale.
Ed è giorno di nomine per il presidente Baratta ed il Cda, che svela i nomi dei giurati di questa attesa edizione della Biennale Arte. Ad assegnare i premi per la migliore Partecipazione Nazionale, per il migliore artista nella mostra Internazionale All the World’s Future ed il Nastro d’Argento per un giovane promettente della mostra All the World’s Future saranno, la curatrice statunitense Naomi Beckwith, Sabine Breitwieser direttrice del Museum of Modern art di Salisburgo, Mario Codognato ex direttore del Madre e ora alla guida di 21er Haus, il critico Ranjit Hoskote, ed il coreano Yongwoo Lee, curatore e teorico dell’arte contemporanea. (Roberta Pucci)