04 maggio 2015

Roma. La street art arriva a Villa Flaviana, per un progetto di riqualificazione partito dagli abitanti di Cinecittà Est

 

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Il parco di Villa Flaviana, recentemente riqualificato grazie a un Comitato di quartiere, continua il suo percorso di rigenerazione passando tra le mani della street art.
Cinecittà Est, che si trova nel VII Municipio tra i famosi studi cinematografici, la via Tuscolana e il Grande Raccordo Anulare, sorge tra gli anni Settanta e Ottanta in un contesto urbanistico densamente popolato. Il quartiere, che conta circa 60 mila abitanti, vanta rispetto alle zone limitrofe una maggiore dotazione di verde pubblico, che i cittadini sembrano determinati a difendere e tutelare.
L’interesse verso il parco adiacente agli alti palazzi di via Oberto e via Procaccini è aumentato quando, durante i sondaggi archeologici effettuati dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma per la realizzazione del Punto Verde Qualità (il programma di riqualificazione ambientale che affida aree verdi a privati in cambio dell’erogazione di servizi di manutenzione), sono stati rinvenuti alcuni resti di una villa romana risalente forse al II-I secolo a.C.. La costruzione, attribuibile appunto alla tarda età repubblicana, è stata battezzata Villa Flaviana, da cui prende il nome l’intera area.
Per molto tempo poi il parco è stato abbandonato, lasciando spazio a insediamenti abusivi. Ma l’interesse degli abitanti per la fruizione dell’area e la non poco rilevante scoperta archeologica, hanno messo in moto un processo partito dal basso di riqualificazione.
Inizialmente i cittadini hanno organizzato una serie di giornate di pulizia per ridare dignità al parco, sui social sono nati gruppi e eventi per coinvolgere il maggior numero di residenti possibile e anche il Comune è intervenuto per rimuovere i rifiuti più ingombranti. Subito dopo è nato il Comitato Parco di Villa Flaviana, formato da coloro che hanno iniziato questa avventura, con l’intento di portare avanti un progetto di totale riqualificazione.
In questo contesto si inserisce la street art, che se si parla di rigenerazione non si tira mai indietro. L’arte, nella sua forma più vicina alla gente e alla strada, interviene per dare visibilità a una giusta causa e restituire alla città l’attenzione che merita. Per una settimana Alice Pasquini, UNO, Franziska e Patrizia Pecorella hanno lavorato con stili e tecniche completamente differenti per colorare le mura della scuola ColorArtè, sita a pochi metri dall’entrata del parco. Il Comitato ha contattato gli artisti, che ovviamente hanno prestato il loro talento gratuitamente, e ha chiesto donazioni ai commercianti della zona per comprare i materiali necessari. Il muro, lungo circa 100 metri, è stato terminato lo scorso sabato, ma gli ultimi metri sono stati lasciati alla fantasia dei bambini della scuola, che durante l’inaugurazione ufficiale, che si terrà per la fine di maggio, potranno dare sfogo alla loro creatività. Questa è la street art che ci piace, quella lontana dai musei e dalle gallerie e vicina alle persone e alle problematiche della città. 
Se volete perorare questa causa (anche solo regalando una pianta), sul sito del Parco è possibile effettuare donazioni: parcovillaflaviana.it/?cause=arrediamo-il-parco (Giulia Testa) 
 

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