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Okwui Enwezor ci aveva abituato a una visione poco generosa rispetto alle grandi esposizioni da lui curate, in termini di immagini e opere, a partire da Documenta, nel 2002.
Stavolta invece, entrando all’Arsenale per la prima parte della sua “All the world’s futures”, si ha l’impressione contraria: un allestimento perfetto di opere che via via, proseguendo nel percorso, sembrano acquistare sempre più forza: Adel Abdessmed associato a Bruce Nauman, la bellissima azione-concerto di Allora & Calzadilla; Philippe Parreno e l’installazione di Monica Bonvicini, e poi Chris Ofili (particolare dell’installazione, nella foto sopra) e uno splendido video di Steve McQueen o il grande cannone di Pino Pascali, altro grande italiano in una sezione che pesca dal passato per un avvicinamento al futuro attraverso un potente coinvolgimento sensoriale, una grande fisicità. Ottimo inizio, che lascia ottimamente sperare per la mostra ai Giardini.