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Da sala riunioni ad “Other Room”: è questo il nome dell’ultimo progetto dalla fondazione Jasper Jhons (che l’artista aveva creato con Jhon Cage) a New York, nel Meatpacking District che da poche settimane ospita anche il nuovo Whitney Museum.
Una stanza dedicata esclusivamente ad artisti curati da altri artisti, che ha inaugurato con Rachel Foullon, e l’installazione “Six Door” che riunisce il lavoro di sei artisti, ognuno dei quali evoca un portale, una porta o una barriera.
All’820 di Greenwich Street così ci sarà un nuovo programma annuale, ognuno curato da un giovane artista, selezionato dal board del Consiglio di Amministrazione della Fondazione, e che comprende nomi come quelli di Robert Gober, Glenn Ligon, Kara Walker e Cecily Brown.
«Non siamo veramente una galleria, ma l’idea era di fare qualcosa di artista-centrico», ha afferma Stacy Stark, direttore esecutivo della Fondazione. L’organizzazione fornirà assistenza amministrativa e un piccolo onorario per il curatore; alcune opere saranno in vendita altre funzioneranno su prestito: dalle vendite i proventi andranno agli artisti e quello che resterà sarà utilizzato per aiutare a finanziare la “room”. La fondazione ora farà le sue riunioni da qualche altra parte, ma siamo sicuri che il gioco vale la candela.