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Mentre si consuma la tragedia di un venerdì nero, e di sangue, con attentati in Francia, Tunisia e Kuwait, di cui vi daremo la nostra versione più approfonditamente, c’è una nuova vittima nell’Est Europa caduta sotto i colpi dei separatisti.
I combattenti ribelli a Donetsk hanno fatto saltare in aria l’installazione dell’artista camerunense Pascale Marthine Tayou, al centro d’arte Izolyatsia (di cui vi abbiamo recentemente raccontato, proprio per l’accanimento contro le opere) sequestrato durante i combattimenti del 2014. Il 22 giugno. Ora Izolyatsia, che ha riaperto come “esule” a Kiev, ha pubblicato un video sul suo sito che mostra l’abbattimento di Make Up!, la scultura-rossetto gigante posta in cima a una ciminiera realizzata nel 2012 grazie a un progetto congiunto tra il centro e Galleria Continua. L’opera era stata dedicata alle donne di Donetsk che ricostruirono la città dopo la seconda guerra mondiale. Difficile, ormai, commentare lo scempio continuo della cultura, ma tant’è: nessun potere escluso.